Biografia di Ivano Fabbri
Ivano Fabbri (1936 - ), nato a Ferrara nel 1936, agli inizi degli anni ‘60 diventa Fabbriano. Il nome d’arte lo ha accompagnato fino ad oggi. Egli divide il suo tempo e il suo lavoro tra Bologna e Vienna. Ebbe fin dall’inizio della sua carriera una gran considerazione dal pubblico tedesco tanto che il pittore Kokoschka non fu l’unico grande della pittura a notarlo. Qualche anno prima l’artista incontrò Emilio Vedova a Venezia che espresse la stessa ammirazione. Egli affronta il periodo dell’ “Actionem Aktionismus” degli anni Sessanta insieme agli artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee, al “Gruppo Sintesis Informale” a cui aderisce nel 1968 con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito, fino al ritorno in Italia con la mostra, nel 1974, al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in cui esporrà nuovamente negli anni successivi. Nel 1977 è inserito nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Altre personali lo vedono protagonista a Palazzo Barberini a Roma (1984), Palazzi Pacucci a Grosseto e Guasco ad Alessandria (1985), oltre a Palazzo Lanfranchi a Pisa. Nel 1984 gli viene assegnato il prestigioso Premio Joan Mirò di Barcellona e nello stesso anno espone al Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi. In tutti questi anni sue mostre si succedono in vari centri espositivi: da Varsavia, a Bucarest, a Ploudiv (Bulgaria), a Ginevra, a Monaco, Francoforte, a Swansea (Inghilterra) e a Sarajevo, Belgrado, Skopjie, a Montecarlo. Oltre a Mosca, Krasnodar, a Tokyo, a Barcellona, Parigi, Los Angeles. Rassegne monografiche dell’artista ferrarese si sono tenute a Chicago, New York e Granada. Nel 1989 gli viene consegnato il Premio Guercino d’Oro dalla città di Cento (Fe). Riceve nel 1991 la medaglia d’oro per l’arte dalla Città del Messico, tre anni dopo il I Premio Viviani a Pisa e nella stessa città nel 2003 il I Premio Nazionale.