Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 11 novembre 1911 – Civitavecchia, 23 novembre 2002) è stato un architetto e pittore cileno. Matta nacque a Santiago del Cile l'11 novembre del 1911 da una famiglia di origini spagnole, basche e francesi. Leggi la biografia completa
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Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 11 novembre 1911 – Civitavecchia, 23 novembre 2002) è stato un architetto e pittore cileno. Matta nacque a Santiago del Cile l'11 novembre del 1911 da una famiglia di origini spagnole, basche e francesi. Dopo gli studi in architettura, nel 1934 si trasferisce a Parigi, dove lavora con Le Corbusier ed entra in contatto con intellettuali come Rafael Alberti e Federico García Lorca. Conosce André Breton e Salvador Dalí e aderisce al surrealismo, elaborando una pittura incentrata su morfologie psicologiche. Di lui nel 1944 Breton scrive: «Matta è colui che maggiormente tien fede alla propria stella, che è forse sulla strada migliore per arrivare al segreto supremo: il controllo del fuoco». È costantemente in movimento, dalla Scandinavia, dove conosce Alvar Aalto, a Londra, dove incontra Henry Moore, Roland Penrose e René Magritte. A Venezia conosce De Chirico. Tra il 1973 e il 1976 progetta e costruisce, con il pittore e scultore Bruno Elisei, l'Autoapocalipse, una casa edificata riciclando vecchie automobili, come provocazione contro il consumismo. I primi due moduli vengono esposti per la prima volta a Tarquinia (Chiesa di S. Maria in Castello) ed a Napoli (Campi Flegrei), poi ultimata (tre moduli) viene esposta a Bologna (Galleria d'arte moderna), Terni (piazza del Comune), La Spezia (centro Allende), Firenze (rampe di San Niccolò-Forte Belvedere). Nel 1985 il Centre Georges Pompidou di Parigi gli dedica una grande retrospettiva, e nello stesso anno Chris Marker gli dedica un documentario, Matta '85.All'inizio della Seconda guerra mondiale fugge a New York assieme a molti altri artisti d'avanguardia. Qui esercita una decisiva influenza su alcuni giovani artisti come Jackson Pollock e Arshile Gorky. Viene allontanato dal gruppo surrealista (in cui però fu successivamente riammesso), accusato di aver indirettamente provocato il suicidio di Gorky a causa della sua relazione con la moglie del pittore armeno. Trasferitosi a Roma nel 1949 diventerà un importante punto di raccordo tra l'espressionismo astratto e il nascente astrattismo italiano. Lasciata Roma nel 1954, si trasferisce a Parigi, mantenendo uno stretto legame con l'Italia. Dagli anni sessanta elegge Tarquinia come sua residenza parallela, stabilendosi in un ex convento dei frati Passionisti. Nei primi anni novanta Matta progetta una serie di cinque obelischi-totem-antenne, alti 10 metri e realizzati in metallo, che chiamò Cosmo-Now, con l'intento di essere installati in ciascuno dei continenti quale simbolo di concordia e di pace planetaria; la locazione scelta per l'Europa era la località italiana di Gubbio, legata a Francesco d'Assisi. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo (Londra, New York, Venezia, Chicago, Roma, Washington, Parigi, Tokyo).