Biografia di Raffaele Spizzico
Raffaele Spizzico nasce a Bari nel 1912 e fu introdotto nel mondo dell'arte dal Maestro Nicola Rega, suo nonno materno, abile decoratore sacro molto rinomato. Cominciò da giovane la sua carriera artistica nella bottega del nonno e successivamente, nel 1939, aprì il laboratorio "Spizzico Ceramiche" al civico 18 di Piazza Ferrarese. Da quel momento in poi, molte delle sue opere sarebbero diventate dei capolavori sparsi per la città e la regione Puglia.
Il Palazzo della Residenza della Giunta regionale sul lungomare Nazario Sauro ospita opere dei fratelli Spizzico, come ad esempio i pannelli datati anni '70 che rappresentano rispettivamente i diritti e la giustizia, e dalle grandi ali aperte, donati alla comunità dagli eredi.
Rispetto al fratello Francesco, con cui collaborava, Raffaele era più portato verso la pittura, che alterna alle altre arti. Essendo centocinquanta le sue opere catalogate che ripercorrono il suo lungo cammino, esposte in una retrospettiva proprio nelle sale del Castello di Bari che sono state testimoni del fervore culturale della ripresa.
Si può notare come la sua maturazione artistica si sia sviluppata attraverso un complesso processo iniziato con la Murgia arcaica e proseguito con la moderna pittura francese impressionista. Prima di Raffaele Spizzico, infatti, non esisteva una tradizione pittorica marcatamente pugliese.
L'ultimo grande capolavoro dell'artista, all'inizio della muraglia, sono le cancellate di Palazzo Andidero, prima sede dell'assessorato regionale alla cultura. Si tratta di magnifiche cancellate create dal solo Raffaele Spizzico, dieci anni dopo la morte di Francesco avvenuta nel 1981. Sono delle piccole formelle in bronzo ingabbiate, disposte in un gioco dinamico di pieni e vuoti. Nell'opera è presente anche un volto di donna, la dea Pomona, che è ricorrente nella produzione degli Spizzico e che rappresenta la dea romana dei frutti, simbolo di abbondanza e prosperità. Si tratta di una creazione che rappresenta il vertice di tutto il loro stile.