Biografia di Bruno Starita
Bruno Starita, nasce nel 1933 a Napoli, è stato un pittore e incisore italiano, attivo principalmente tra gli anni Cinquanta e gli anni Duemila. Nella sua giovinezza, manifestando una certa propensione per il violino, Starita mostrava un carattere ribelle nei confronti dell'istruzione scolastica. Tuttavia, a causa dell'arrivo degli eventi bellici, fu costretto ad abbandonare lo studio del violino. Nel periodo successivo alla guerra, sviluppò una grande passione per i libri e per l'incisione, che sarebbero diventati due dei suoi principali interessi artistici.
Starita iniziò a frequentare la bottega di un anziano incisore litografo, imparando le tecniche della stampa e della cromolitografia, e si iscrisse alla scuola libera del nudo presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1956, appena diplomato, fu incaricato come docente assistente alla cattedra di ornato disegnato al Liceo Artistico di Napoli. Sin dalle prime opere, Starita si distinse per le sue sperimentazioni tecniche e la sua attenzione a maestri come Paul Cézanne e Pablo Picasso, così come l'amore per Giorgio Morandi.
Negli anni Sessanta, Starita si interessò alla fotografia, che lo influenzò notevolmente nella ricerca artistica come pittore e incisore. Inoltre si dedicò alla sperimentazione dell'acquatinta, approdando a una più ampia gamma di variazioni materiche funzionali e un diverso rapporto tra segno e superficie. Nel 1965, fu invitato alla sesta edizione della Biennale di Alessandria d'Egitto, insieme a Morandi, ricevendo un importante riconoscimento per la sua attività espositiva.
Nella seconda metà degli anni Settanta, Starita si dedicò con rinnovata attenzione alla pittura, che praticò sino ai primi anni Ottanta. Inoltre, nelle sue incisioni, si evidenziò una forte impronta di "mimesi" e concretezza dei contenuti e delle forme. Nel 1984, subì un delicato intervento chirurgico al cervello, che lo costrinse a trasferirsi in un laboratorio più piccolo a Napoli. Tuttavia, riprese presto l'attività espositiva, partecipando a importanti progetti nazionali, come l'illustrazione di alcune tavole della Divina Commedia.
Dal 2001, Starita fu congedato per raggiunti limiti di età dalla sua attività di docente di tecniche dell'incisione, ma continuò a insegnare all'Accademia di belle arti di Napoli come docente di restauro delle matrici incise e delle stampe incise. Morì il 27 novembre 2010, dopo circa otto mesi di malattia.