Biografia di Studio Bbpr
Studio BBPR (Milano, 1932)
Lo Studio BBPR nacque a Milano nel 1932, riunendo architetti e designer di origini e culture diverse: Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti ed Ernesto Nathan Rogers. Lo studio fu uno dei primi casi in cui si diede una certa rilevanza al lavoro di gruppo, superando la dimensione artigianale dello studio professionale. Divenne uno dei protagonisti del razionalismo italiano, opponendosi al gusto monumentalista di quegli anni, in quanto animato da uno spirito di avanguardia ed innovazione. Successivamente alla morte del collega Banfi durante il secondo conflitto mondiale, i tre soci intrapresero una rilettura dei principi di purezza dell’architettura tradizionale e del Neoliberty. Si concentrarono inoltre sul concetto dell’edificio in rapporto all’ambiente circostante e il loro primo lavoro importante lo compirono nel 1946, nella ricostruzione della città di Milano dopo la guerra. Lo studio BBPR operò una vera e propria commistione di stili diversi, attribuendo alle proprie opere un tocco di originalità ed adeguandosi alle specifiche committenze. Nel 1951 gli venne affidato l’allestimento della IX Triennale di Milano, in cui organizzarono la mostra “La forma dell’utile”, che diede vita all’Industrial Design in Italia. Lo Studio realizzò importanti monumenti come la Torre Velasca a Milano (1958), il Memoriale di Gusen (1960-1965), Il Memoriale italiano di Auschwitz (1980), il Museo monumentale della deportazione di Carpi (1973). L’importanza del gruppo, oltre che nel design, si manifestò nell’architettura e nella critica teorica.