Biografia di Sergio Tarquinio
Sergio Tarquinio (Cremona, 13 ottobre 1925) è un fumettista, pittore e incisore italiano.
Tarquinio è senza dubbio da annoverare tra i massimi esponenti italiani del fumetto, in special modo di quello "western", del secondo dopoguerra. Il suo impegno di disegnatore data sin dall'inizio del 1945, quando realizza, su testi di Cesare Solini, il western "Luna d'argento". Successivamente, collabora con l'editrice Dardo nella realizzazione, insieme a Rinaldo D'Ami, delle avventure di Blek e Gionni. Poi si trasferisce in Argentina, fra il 1948 e il 1952: lì si unisce a "firme" del fumetto come Hugo Pratt, Mario Faustinelli, Alberto Ongaro e Ivo Pavone (il mitico "Gruppo dell'Asso di Picche), e collabora a "Misterix" ed altre testate, partecipando a quella che diverrà universalmente nota come "Scuola italiana del fumetto sudamericano". Al ritorno nella madrepatria, Tarquinio ricomincia a lavorare con la Dardo, disegnando Marussia, Ray Fox e Condor Gek, ma collaborando anche, in modo saltuario, col "Vittorioso" e con le editrici inglesi Fleetway e Amalgamated Press. Una nuova svolta nella carriera arriva sul finire degli anni Cinquanta, quando germoglia la collaborazione con l'editrice Araldo, dalla quale nascerà la futura Sergio Bonelli Editore: per l'Araldo disegna le avventure del Giudice Bean (su testi di Guido Nolitta, poi autore di Zagor) e Giubba Rossa (su testi di Giovanni Luigi Bonelli). Fra i suoi lavori, anche alcune storie di Superman e di Batman per la Arnoldo Mondadori Editore e una saga di pirati per il "Corriere dei Piccoli". Nel 1966 convola a nozze con Giovanna, conosciuta in una galleria d'arte cremonese dove lavorava in qualità di responsabile, e nello stesso anno nasce Marco, suo unico figlio. Nello stesso periodo, Tarquinio entra nello staff dei disegnatori della Storia del West, successivamente in quello di Ken Parker. Negli anni Ottanta, infine, al seguito di Gino D'Antonio si trasferisce con matita e bagagli al "Giornalino", dando vita a alcune serie western come "Fra due bandiere" e "Nuove frontiere". La collaborazione durerà per tutto il decennio, fino al suo ritiro dalle scene "attive".