Biografia di Achille Alberti
Achille Alberti è stato un artista italiano, nato a Milano il 12 marzo del 1860 e morto a Camnago, in provincia di Monza, il 15 luglio del 1943.
Ha studiato arte all'Accademia delle Belle Arti di Brera, dove in seguito è diventato docente. Insieme ad altri compagni di studio, come Magni e Ripamonti, ha realizzato numerose sculture per decorare le tombe nel cimitero monumentale di Milano. Inizialmente, si è dedicato a temi sociali, creando sculture e monumenti che gli hanno fatto guadagnare notorietà internazionale.
Nella pittura, invece, ha espresso la sua passione attraverso paesaggi, nature morte e ritratti. Nel 1930, ad esempio, ha esposto a Milano una trentina di tele, fino ad allora sconosciute, insieme a gessi, marmi e bronzi. È anche stato un disegnatore per opere litografiche.
Nel 1891, ha ricevuto due premi alla Triennale di Milano per la scultura bronzea Ignavia, ispirata a temi danteschi, che è stata poi esposta a Vienna nel 1894 e che è ora conservata a Busto Arsizio, nella Villa Ottolini. Nel 1892, uno dei suoi bassorilievi, Le Odi di Pindaro, è stato esposto a Monaco di Baviera, mentre nel 1900 ha partecipato all'Esposizione Universale di Parigi. I suoi lavori sono stati oggetto di interesse e ammirazione, procurandogli premi in occasione di tutte le esposizioni, italiane o europee, a cui ha preso parte.
Alberti è stato molto apprezzato dai seguaci di Jean Royère e del suo "musicismo scultoreo", come Giuseppe Cartella Gelardi, che è stato un attento e appassionato critico del suo lavoro. A lui si devono le grandi statue sulla facciata del palazzo della Borsa di Milano, costruito nel 1901, in cui è possibile cogliere segni di una sensibilità eclettica.
Nel 1930, è stata organizzata una mostra retrospettiva dedicata ad Alberti nella Galleria Pesaro di Milano.