Biografia di Tristano Alberti
Tristano Alberti nasce a Trieste il 25 giugno del 1915, nel periodo giovanile l’artista frequenta la sezione “Scultori ornatisti” della scuola per Capi d’arte all’Istituto ‘Alessandro Volta’ di Trieste una scuola molto prestigiosa. Come maestro si ritrova Alfonso Canciani, Tristano però non porta a termine il corso di studi e prosegue presso l’Istituto Magistrale anche se conserva la sua enorme passione per le arti figurative, che ormai fanno intensamente parte della sua vita. Da autodidatta sperimenta, attraverso la scultura, ogni tipo di espressività che la materia prima e modellata può creare. Verso la metà degli anni ’30 Tristano partecipa alle rassegne artistiche organizzate nella città, una delle tante è la X Interprovinciale d’Arte del Sindacato Fascista presso il giardino pubblico Muzio de Tommasini. Sempre in questo periodo l’artista si avvicina al ritratto, genere che amerà e prediligerà sempre e che lo porta a realizzare, in gesso, una serie di teste: ‘Mia madre’, ‘Gigliola’. Negli anni Cinquanta c’è però un cambiamento nei ritratti di Alberti: diventano più semplici e vicini all’arte moderna, nello stesso anno poi partecipa alla VI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma dove vince il premio per la scultura. Nel 1964 partecipa alla Trieste Artists’ Exhibit in New York dove espone come opere un ‘Toro’ e la ‘Donna nella Bora’. É proprio in questa occasione che il ‘Toro’ viene acquistato dalla House Gallery di New York. L’anno seguente, nel 1965, Tristano inaugura una nuova mostra personale alla galleria La Bora di Trieste e poi espone, a Montevideo (Uruguay), alla XVII Mostra Internazionale d’Arte Premio del Fiorino dove vi partecipa con la “Donna nella Bora”. Nel 1969 partecipa con alcune sue sculture alla mostra “Omaggio al circo”, realizzata in occasione del secondo centenario della fondazione del circo equestre. La sua ultima mostra personale in vita è del 1974 presso la Galleria Rettori Tribbio di Trieste. Nel 1976 gli viene conferito il premio Cimento d’oro dell’arte e della cultura, poco tempo dopo Alberti viene colto da un improvviso malore e muore il 1 febbraio del 1976.