Biografia di Carlo Alfano
Carlo Alfano nasce a Napoli nel 1932, dove ha vissuto e studiato ABA (Accademia di Belle Arti) prima di diventare pittore, disegnatore ed esponente dell'arte intermedia. Dopo aver iniziato con la pittura Informale negli anni Cinquanta, ha iniziato a riflettere sui meccanismi della visione e della percezione, passando dalla produzione di opere d'arte cinetica alla realizzazione di ambienti tridimensionali. Dopo gli anni '60, la sua attitudine analitica ha assunto i caratteri della ricerca concettuale. Questa stagione è caratterizzata da elementi linguistici e filosofici che indagano lo spazio e il tempo, l'individuo e l'altro da sé, ed è stata ampiamente rappresentata in mostra. Tra i lavori più famosi ci sono la serie delle Distanze e l'opera Stanza per voci, installata per la prima volta nella versione a doppio telaio, il ciclo Frammenti di un autoritratto anonimo, cominciato nel 1969 e concluso solo con la scomparsa dell'artista. Durante gli anni '70 e con maggior continuità nel decennio successivo, l'opera di Alfano è tornata alla figurazione, trattando soggetti mitologici e riferimenti iconografici della storia dell'arte, senza però rinunciare alla dimensione autoriflessiva che ne contraddistingue gli esiti fino alle ultime realizzazioni. La sua arte si distingue per un continuo e rigoroso stile artistico, originale e inquieto, non paragonabile a nessuna precisa corrente della seconda metà del Novecento. Durante la sua carriera artistica, Alfano ha partecipato alle più importanti mostre del suo tempo, suscitando molte critiche. Nel decennio 1980-90, la ricerca di Alfano ha accentuato i toni di un lavoro intimo ed esistenziale di lirismo profondo, come alla XL Biennale di Venezia (1982). È morto nel 1990, e nell'aprile 2001 il museo Castello dell'Ovo di Napoli gli ha dedicato un'importante retrospettiva.