Biografia di F. Alison
A Filippo Alison (1930 - 2015), designer napoletano nato nel 1930 si deve l’operazione filologica più colta e lungimirante legata al design del secolo scorso, la collezione I Maestri di Cassina. Gli arredi di Le Corbusier, Asplund, Rietveld, Wright e Mackintosh sono sopravvissuti al tempo grazie all’ideologia di ricostruzione storica che Alison elaborò a partire dalla fine degli anni Sessanta. Architetto e ricercatore di design, dal 1962 trascorre due anni nei musei di tutto il mondo, case e magazzini, fino alla Lettonia, con l'amico François Burkhardt, ex direttore del Beaubourg di Parigi, annusando, visionando e catalogando oggetti «magistrali» abbandonati all'oblio, persi nella memoria collettiva, che sono stati recuperati, studiati e finalmente proposti al pubblico e alla fruizione moderna. Orchestrando un coro di artigiani e operai, realizzò i prototipi di arredi dove le competenze necessarie dei tecnici potessero seguire i criteri intellettuali del suo metodo che si basava su criteri ben precisi, tra cui il fatto che gli oggetti scelti dovessero essere archetipi e rappresentanti delle temperie culturale di appartenenza; che si utilizzassero le tecniche attuali, secondo principi che l'autore stesso avrebbe approvato. Gli oggetti così riprodotti non sono né originali né copie, non sono falsi perché ne manca la volontà, tantomeno copie poiché manca un originale da copiare. Si tratta di quello che in musica chiamiamo esecuzione d'autore in cui tutti i diritti vengono tutelati dalla professionalità degli orchestrali e dall'interpretazione dello spartito che ne dà il direttore purché non si perda lo smalto dell'ingegno. Dal 1971 sarà titolare della cattedra di Mobile e Architettura degli Interni, Università di Napoli e dal 1998 ha diretto la Scuola di Specializzazione in design dell'arredo e del prodotto dell'Università degli Studi di Napoli.