Biografia di Manlio Alzetta
Manlio Alzetta è nato a Venezia nel 1920 e ha trascorso gran parte della sua vita nella Città Lagunare. Ha iniziato ad esporre le sue opere in giovane età, a partire dal 1939, e nel 1954 si è dedicato all'incisione, diventando uno dei maggiori artisti italiani nella tecnica. Ha tenuto numerose mostre personali in diverse città italiane ed estere, partecipando anche a importanti manifestazioni internazionali come la Biennale Internazionale dell'Incisione di Reggio Emilia, la Mostra Nazionale dell'Incisione di Padova, la Biennale dell'Incisione di Taranto e la Mostra Nazionale di Grafica "Italia Bianco-Nero" di Arezzo. Le sue opere sono state esposte anche in mostre di gruppo in Spagna, Francia, Bolivia, Germania e Stati Uniti. Nel 1965 espose alla "Bevilacqua La Masa" di Venezia un libricino di liriche e incisioni intitolato "Pagine di Diario", che ottenne un grande successo di critica e di pubblico. Nel 1974 si dedicò prevalentemente all'arte grafica, realizzando una serie di acqueforti per il Centro Internazionale della Grafica di Venezia e per il Club dell'Incisione "Venezia Viva". Alzetta è stato anche un apprezzato critico d'arte e ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui la "Voce di San Marco", il "Gazzettino Sera" e "Minosse". Le sue opere erano caratterizzate da una forte attenzione alla città di Venezia e alla sua laguna, che Alzetta rappresentava con uno stile essenziale e senza inutili compiacimenti. La sua tecnica preferita, l'incisione all'acquaforte, gli permetteva di cogliere la bellezza della laguna attraverso la semplicità del segno e del bianco e nero. Manlio Alzetta è morto nel 2000 a Venezia, lasciando un importante patrimonio artistico e culturale alla città e al mondo dell'arte in generale.