Biografia di Guido Ballo
Guido Ballo (1914 - 2010) nasce ad Adrano, alle pendici dell'Etna, nel 1914. Si laurea in filosofia a Palermo e poi si è trasferisce a Milano nel 1939, dove per quarant'anni ha insegna storia dell'arte (prima al Liceo Artistico e successivamente all'Accademia di Brera) e dove inizia la sua missione di critico a sostegno di un'arte che ha sempre visto indissolubilmente legata alla vita e all'ambiente che l'ha generata, perché figlia dell'uomo, anzi della poesia. Dopo il volume del 1964, in cui ricostruisce il percorso dell'arte italiana del Novecento, La linea dell'arte italiana dal futurismo alle opere moltiplicate, il libro in cui sintetizza questo suo pensiero è Occhio critico, nei due volumi successivi del 1966 e del 1968. Ma la sua posizione critica si rintraccia anche in tutte le mostre che cura per la Biennale di Venezia: sette edizioni consecutive, dal 1956 al 1968, e poi ancora nel 1988 (con una selezione delle ultime opere di Burri, Accardi, Dorazio e Santomaso), dove ripercorre le vicende del Futurismo e del Simbolismo, ma dove propone anche personali di Fontana, Colombo,Pietro Cascella, Emilio Scanavino, Sergio Dangelo, Lorenzo Pepe, Rodolfo Aricò, Mario De Luigi, Tancredi, solo per citarne alcuni. Inotre, si occupò di arte e letteratura sulle terze pagine dei quotidiani Avanti! e Corriere della Sera. Come poeta pubblicò varie sillogi, tra cui L’albero poeta(1966), con acqueforti di Enrico Baj e Lucio Fontana, I ricatti (1969), Mad (1970), Alfabeto solare (1973) e Sicilia controcanti (1975). Non ignorando il rapporto tra parola e oralità della stessa, nel ’72 pubblicò un disco, Metràpolis, in cui recita alcune sue poesie con un accompagnamento musicale.