Cecrope Barilli Quotazioni, valore e valutazione opere

Cecrope Barilli nasce a Parma nel 1839.
Nel 1862, con il quadro "Cristo converte il pubblicano Matteo" (Galleria Nazionale di Parma), vinse il pensionato artistico regionale, una delle poche opere di maniera della sua vasta produzione. Leggi la biografia completa

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Biografia di Cecrope Barilli

Cecrope Barilli nasce a Parma nel 1839.
Nel 1862, con il quadro "Cristo converte il pubblicano Matteo" (Galleria Nazionale di Parma), vinse il pensionato artistico regionale, una delle poche opere di maniera della sua vasta produzione.
Trasferitosi a Firenze studia la pittura del Rinascimento, oltre ai contemporanei, soprattutto i macchiaioli. Durante una permanenza triennale a Parigi si avvicinò a numerosi artisti, tra cui il Doré, ed ottenne numerose commissioni, come la decorazione di alcuni soffitti nel palazzo di Madame Klaus. A Roma, la sua fama di pittore alla moda e di impronta parigina gli procurò una vasta clientela e commissioni ufficiali.
Nel 1871, partecipò all'Esposizione annuale di Belle Arti di Parma con “La giardiniera di Saracinesco” e “Una via di Marano” (ora nella Galleria di Parma); L’anno seguente fu nominato accademico d'onore dell'Accademia di Parma, forse anche per il successo ottenuto a Roma.
Che il nome del Barilli fosse molto noto in Italia, anche come decoratore, è dimostrato dalle molte commissioni, come la decorazione della volta della sala da ballo del palazzo De Larderel a Livorno.
Nel 1878, fu nominato professore di figura dell'Accademia di Belle Arti. Continuò ad avere numerosi contatti esterni e, dal 1889, ebbe incarichi ufficiali di ogni genere, come la direzione dell'Accademia e della Pinacoteca; nel 1890, fu eletto consigliere comunale. In quegli anni, dipinse numerosi ritratti che confermano la sua vena di intensa poesia dei primi tempi, oltre a interni rustici, aie, animali, di cui sono esemplari in numerose collezioni pubbliche e private a Roma, a Parma, e anche in altre città italiane e straniere. Morì il 23 giugno 1911 a Parma.

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