Biografia di Gino Becker
Gino Becker nasce a Torino nel 1913. Fa parte di una generazione di architetti che si è formata culturalmente a Torino negli anni Trenta e che si è maggiormente affermata negli anni Cinquanta.
Durante i primi anni del dopoguerra, si è dedicato principalmente a scenografie, arredamenti e concorsi. È il periodo di Torino di Mollino, Casorati e della rivista "Agorà", una città piena di idee e discussioni, divisa tra la spinta all'innovazione e l'influenza della tradizione crociana. In tale contesto, Becker ha sviluppato la sua personalità di tecnico-intellettuale, diventando quasi il prototipo dell'architetto torinese colto, legato alla tradizione tecnica del suo mestiere e impegnato a livello intellettuale, politico e soprattutto professionale.
Gli anni Cinquanta sono stati caratterizzati da un'intensa attività professionale, durante i quali ha lavorato ai due complessi residenziali alla "Falchera", alla Sede della Minerva Medica, alla Cooperativa per i dipendenti RIV e alla Sopraelevazione di Via Baretti, riconosciuta oggi come un esempio rappresentativo della poetica e pratica dell'architetto.
Dotato di una notevole conoscenza dell'architettura olandese e mitteleuropea, oltre a essere costantemente attento alle richieste dell'architettura organica, Becker ha dedicato grande cura al dettaglio, disegnando i più minuti particolari delle sue costruzioni e legandoli alla grazia discreta e modesta delle sue opere. Nel corso degli anni, ha mantenuto un costante scambio intellettuale con Passanti, Benevolo, Zevi, Gentili Tedeschi e altri. Negli ultimi dieci anni della sua vita si è poi dedicato all'impegno civile, inteso nuovamente come conseguenza dell'impegno professionale.
La polemica con l'Ordine, nella quale si è coinvolto personalmente nel 1965, e la successiva ricerca condotta all'interno del Comité de Liason degli architetti europei, sono solamente segni di un tenace e appassionato tentativo di combattere le degenerazioni del comportamento professionale, ai quali si sente profondamente legato dal punto di vista etico.