Biografia di Livio Benetti
Livio Benetti (1915 - 1987) nasce a Trento nel 1915. Figlio di un artigiano cesellatore trentino, studia alle Scuole Industriali della sua città dove segue i corsi di plastica e dove si diploma come “fabbro” presentando un piatto in ferro sbalzato. Grazie a una borsa di studio frequenta, quindi, il Liceo Artistico di Firenze dove studia pittura e affresco e prosegue i corsi di perfezionamento in scultura prima all’Accademia di Firenze e poi all’Accademia di Venezia. È qui che matura definitivamente la coscienza dell’importanza fondamentale del colore e si appassiona, nello stesso tempo, allo studio dell’Impressionismo e della cultura artistica francese contemporanea. Nel ’37 vince la cattedra di disegno e comincia a insegnare all’Istituto magistrale di Sondrio. Il suo cattolicesimo sociale lo porta a sacrificare lo spontaneo sperimentalismo artistico d'avanguardia per la comunicabilità sociale dell'opera, commisurata sul metro dell'ambiente sociale e culturale provinciale in cui vive. A questo principio si connetteva, del resto, anche la sua idea sulla funzione civile dell’arte e dell’artista che, a partire dagli anni Cinquanta, lo vedrà impegnato nella realizzazione di numerosi monumenti e opere d’arte a carattere pubblico, dai mosaici di Piazza Garibaldi a Sondrio (1956) al Monumento alla Resistenza in piazza Campello (1968), al Monumento ai Caduti di Sondalo (1973), al gruppo in bronzo sulla famiglia all’esterno dell’ospedale di Tirano (1978), grazie a una fortunata e ininterrotta committenza pubblica e privata cui non fu estranea la sua figura di uomo politico.