Biografia di Bruno Benuzzi
Bruno Benuzzi (1951 - ) nasce all’Argentiera (paese fantasma della Nurra) e trascorre l’infanzia qui e là per la Sardegna, ad Alghero più che altro. In adolescenza si trasferisce a Bologna dove si forma culturalmente presso il Dams e diviene poi titolare della Cattedra di Pittura presso l’Accademia delle Belle Arti. A partire dal ’77 ha all’attivo numerose mostre in Italia (1977 Fragile Galleria 2000, Bologna; 1981 Galleria Fabjbasaglia, Bologna Galleria Diagramma, Milano; 1983 Galleria Fabjbasaglia, Bologna; 1984 La scala di Giacobbe Galleria Cicconi, Macerata; 1985 Lacrime d’Italia Galleria TxT, Rimini; 1986 Anima Animale Gall. Fabjbasaglia, Bologna; 1987 Zoo di polvere (antologica) Torre del Lebbroso, Aosta; 1988 Galleria Fabjbasaglia, Bologna; 1990 Rari nantes Studio Cristofori, Bologna; 1992 Thoreau davanti alla TV Studio Frigieri; Attualissima – Firenze; 1994 Veritati splendor Studio Cristofori, Bologna; 1995 Admiral Placentia Arte, Piacenza; 1997 A bocca aperta Galleria Maniero, Roma; 1998 Polline Ass. culturale Frigieri, Sassuolo; 2003 Galleria Maniero -Roma) e all’estero (New York, Tokyo, Basilea, Stoccarda). Sin dal suo nascere fa parte del movimento dei Nuovi-Nuovi sostenuto dal critico d’arte Renato Barilli. Benuzzi sembra voler esprimere un sentimento assoluto, e quindi mitologico, dello spazio attraverso immagini iconicamente esatte, ma fiabesche che non disdegnano di far propria l'efficacia dell'iconografia popolare. Fra gli altri, sul suo conto hanno scritto Francesca Alinovi, Rossana Bossaglia, Giorgio Verzotti, Ida Panicelli, Umberto Eco, Roberto Daolio, Alessandra Borgogelli, Fabio Cavallucci, Pier Vittorio Tondelli, Roberto Pasini, Valerio Dehò, Vittoria Coen, Sabrina Zannier.