Biografia di Alziro Bergonzo
Alziro Bergonzo (1906 - 1997) è stato un architetto e pittore italiano, esponente del razionalismo; nato a Bergamo, ma figlio di un architetto svizzero di origini piemontesi. Nel 1925 si iscrive alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, laureandosi nel 1933, divenendo uno tra i più celebri interpreti dell’estetica retorica e monumentale del regime fascista, la cui adesione fu convinta, disinteressata e di tipo idealistico: una riprova è stata la sua partecipazione come capomanipolo alla Campagna d’Etiopia. Possiamo ritrovare la sua opera non solo in città, ma anche in provincia, dato che contribuì all’edificazione di varie “case del Fascio”, tra cui quella più nota che si trova a Caravaggio (1935-37). Altri incarichi riguarderanno la committenza privata e industriale, tra cui l’Hotel Franceschetti al Passo della Presolana (1929), la Casa Pellegrini e la Casa del Balilla in Via Angelo Mai a Bergamo (1932), la Casa Trussardi (1945) e la Reggiani divisione tessile (ampliamento) (1957-66). Nel dopoguerra viene epurato dall'Albo professionale per motivi politici, ma già nel 1946 vince un concorso per la sistemazione del Lido di Venezia e viene reintegrato, divenendo così un esponente importante dell'architettura del Novecento, riconosciuto per il suo calibro a tutt’oggi. Fu attivo anche a Roma e a Milano, dove trasferì lo studio nel 1945. Altri incarichi che ricevette furono il Teatro Manzoni a Milano, il complesso industriale della Sima di Cornaredo, il Palazzo dei Congressi a Stresa, la chiesa di Sant’Antonio a Rimini, un'opera portuale in Arabia Saudita e un teatro al Cairo in Egitto.