Biografia di Eugene Gustavovitch Berman
Evgenij Gustavovič Berman è nato a Pietroburgo il 4 novembre 1899.
Nel 1918 studia all'Acadèmie Ranson di Parigi sotto la guida di Maurice Denis ed Édouard Vouillard. In fuga dalla Russia bolscevica e dal nazismo, Berman ha influenzato l'arte, la moda e il design collaborando con importanti maison come Balenciaga e Schiaparelli. Tra le sue opere principali si ricordano “Nike” (1943) e “I vivi e I morti” (1949), mentre la sua eleganza e l'originalità sono testimoniate dalle scenografie teatrali realizzate per il Balletto Russo di Montecarlo e per la Metropolitan Opera di New York. La sua vita e la sua arte riflettono la complessità del Novecento, unendo passato e presente in un fascino unico e suggestivo.
Il suo primo viaggio in Italia risale al 1922 a Vicenza, Verona, Padova, Venezia, Ferrara, Mantova e Roma. Nel 1923 è in Toscana. Nel 1924 in Sicilia e a Napoli, Roma e Tivoli. Nel 1925 passa l'estate a Ischia, dove incontra i connazionali Grigorij Šiltjan e Pavel Muratov, nonché Alberto Spaini e il pittore tedesco Hans Purrmann. Lo stesso anno realizza la serie di pitture Memorie d'Italia, una delle tappe fondamentali del suo percorso verso il Neoromanticismo.
A Parigi allestisce le sue prime mostre personali nelle gallerie Granoff (1927), Etoile (1928) e Bonjean (1929). Partecipa inoltre con un paesaggio e un ritratto di Giorgio De Chirico all'Esposizione d'arte francese contemporanea organizzata a Mosca nel 1928. Nel 1930 partecipa alla XVII Esposizione biennale internazionale d'arte di Venezia. Dalla seconda metà degli anni Trenta lavora principalmente per il teatro, servendosi spesso degli studi e dei disegni realizzati in Italia come spunti per i suoi allestimenti scenici e per i costumi.
Nel 1957 si stabilisce definitivamente a Roma e qui si spegne nel 1972.