Biografia di Livio Bernasconi
Livio Bernasconi (1932 - ) compie la sua formazione artistica all’Accademia di Brera a Milano (1954–58) ed esordisce con una pittura realista ben accolta in Svizzera e all’estero: nel 1956 svolge la prima mostra personale in una galleria zurighese, cui fanno seguito esposizioni a Londra, Locarno, al Kunstmuseum di Winterthur e a Basilea. Nel 1964 è invitato a tenere un corso presso la Facoltà di architettura della Washington University di St. Louis. Tra gli anni '60 e '80 esporrà in diversi paesi e si dedicherà a diversi interventi pittorici in architetture private e pubbliche. Interrompe la sua attività artistica tra il 1969 e il 1974 impegnandosi nello studio della storia dell'arte. DI seguito, dal 1971 al 1997, gli verrà affidato l'incarico didattico al Centro scolastico industrie artistiche a Lugano (1971–1997). Vive e lavora a Carona. Attraverso un graduale abbandono degli stili figurativi, la pittura astratta si sviluppa dalle sue radici neorealiste (gasometri, silos, pescatori, interni). Una svolta importante nella sua carriera creativa si è verificata durante il suo soggiorno negli Stati Uniti (dal 1966 al 1965), che lo ha ispirato a creare un dipinto astratto con uno stampo geometrico che ha poi sviluppato e perfezionato. L'esperienza degli Stati Uniti spoglia la superficie dell'immagine e il gesto di ogni significato esterno. I paesaggi astratti hanno spesso grandi fondali monocromatici su campi geometrici; un gesto pittorico immediato e la tecnica del dripping sono segni di assimilazione delle lezioni di Robert Motherwell, Franz Kline, Clifford Still. Bernasconi inizia a questo punto una lunga e variegata ricerca pittorica incentrata sulla forma e sul colore, dove il segno resta autoreferenziale, la scrittura pittorica precisa e spersonalizzata (dipinti acrilici su tela). Nella serie dei Flash (1966–68) l'interesse verte sull'articolazione seriale di segni univoci oppure sull'estensione di campi cromatici e movimenti ondulari.