Biografia di Andrea Bertelli
Andrea Bertelli è nato nel 1920 a Stuffione, in Italia. Ha frequentato le scuole elementari a Solara, un paese vicino a Bomporto, e successivamente ha proseguito gli studi a Stuffione. In questi anni dipinge i suoi primi acquerelli fino al 1932, successivamente esposti in una mostra antologica denominata "Ritorno a Stuffione" durante la manifestazione culturale "STUFFIONARTE", organizzata dall'associazione "la Bottega degli Artisti". Bertelli aveva il sogno di diventare un artista fin dalla giovane età, ma ha anche perseguito l'esigenza imperativa di rendere la sua arte più che solo decorativa. Voleva usare la sua arte come una forma di ricerca che combina stili contemporanei con l'esplorazione di temi sociali. Nel 1934 Bertelli si trasferisce a Bologna per migliori opportunità di lavoro e nel 1940 inizia a lavorare per le Ferrovie dello Stato come macchinista a vapore, cosa che segnerà la sua vita e la sua carriera artistica. Prestò servizio militare dal 1941 al 1943 e, dopo la guerra, continuò a lavorare per le Ferrovie dello Stato fino al conseguimento dell'abilitazione di Macchinista Elettrico nel 1951. Nel 1968 ottenne anche la patente per la guida dei treni veloci. Fu solo nel 1968, quando si sentì economicamente sicuro, che tornò a dipingere. La sua arte gli ha permesso di esplorare i suoi sentimenti interiori attraverso il dialogo introspettivo e l'attenta osservazione delle situazioni della vita quotidiana. Bertelli non era un pittore di tendenze e icone commerciali, ma piuttosto un vero artista in continua evoluzione. Tra le sue opere ricordiamo "Pensando a Morandi", omaggio a Giorgio Morandi, in mostra permanente presso la Sala d'Attesa Torquato Secci della Stazione Ferroviaria di Bologna, e "Omaggio a Gugliemo Marconi". Le numerose mostre personali e collettive di Bertelli testimoniano il suo sviluppo e la sua crescita artistica, dove ha trovato il sostegno di autorevoli critici. I suoi lavori recenti scavano nella realtà appiattendola e decostruendola in visioni moderne, rimuovendo elementi non necessari per creare pezzi eleganti ed emozionali. Le eccellenti capacità tecniche, la conoscenza dell'arte e la capacità espressiva di Bertelli gli consentono di raggiungere un equilibrio compositivo senza pari. Le sue opere incorporano spesso temi surreali, con oggetti e persone che appaiono in contesti inaspettati. Bertelli è stato fortemente influenzato dal surrealista belga René Magritte e Giorgio De Chirico, ma è riuscito a creare il proprio stile unico, sottolineando l'importanza delle emozioni umane, delle questioni sociali e del ruolo dell'artista nella comunicazione. L'ultima mostra personale di Bertelli risale al 2006, poco dopo la sua scomparsa. La sua eredità artistica ha ispirato e influenzato molti artisti, dimostrando che si può combinare una vita di sicurezza e passione per raggiungere l'eccellenza artistica.