Biografia di Nino Bertoletti
Nino Bertoletti è nato a Roma nel 1889 ed ha iniziato a dipingere fin da giovane, concentrandosi sulla pittura dopo aver completato la sua formazione. La sua educazione artistica non è stata particolarmente accademica, ma piuttosto personale. Nel 1909, ha debuttato all'Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini. È entrato in contatto con un gruppo di artisti modernisti romani tra cui Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi e Vittorio Grassi, che si muovevano intorno alla nuova rivista "La Casa". Nel 1910, ha esposto il suo primo dipinto "Fontanina di Michelangelo" alla Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti. Nel 1911, all'Esposizione Internazionale di Belle Arti a Valle Giulia, ha presentato il suo dipinto malinconico "La Gondola". Nel 1913, ha illustrato libri per bambini, tra cui la serie "Bibliotechina de La Lampada" di Mondadori e ha esposto il suo dipinto "Sogno" alla I Mostra d'Arte Giovanile di Napoli, che esibiva artisti romani. Nel 1913 ha anche esposto il suo lavoro simbolista "Ritratto" alla I Secessione Romana, un'associazione di artisti modernisti che aveva formato con altri artisti romani. Dopo la prima guerra mondiale, Bertoletti ha partecipato alla II Biennale romana del 1923 e alla I Mostra del Novecento italiano del 1926. Aveva anche stringe rapporti di amicizia con importanti artisti come Pirandello, De Chirico e Cecchi. Tuttavia, Bertoletti preferiva lavorare in isolamento e partecipava solo a un limitato numero di mostre. Nel 1927, ha esposto in una sala personale alla II Quadriennale e ha partecipato alle Sindacali e alle Biennali di Venezia. Nel corso della sua carriera, ha dimostrato una particolare sensibilità nei confronti del ritorno all'ordine, in una declinazione neoclassicista. Partecipò alla VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma, che si aprì a novembre 1955. A Palazzo delle Esposizioni di Roma espose, nel 1958, alla I Rassegna di Arti Figurative. Al Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari, a Roma, si conserva il suo dipinto "Cerimonia nuziale in Sardegna". Nel 1974, De Chirico, Guttuso e Levi hanno ricordato affettuosamente la personalità di Bertoletti in occasione della retrospettiva allestita all'Ente Premi Roma. Nella sua autobiografia, ha evidenziato la sua fedeltà al dato naturale e l'estraneità a mode e programmi culturali