Biografia di Emiliano Bonfanti
Emiliano Bonfanti è nato a Cassano d'Adda nel 1944 e ha iniziato la sua carriera artistica a Milano nel 1962. Si è avvicinato all'astrazione geometrica nel 1965 e nel 1966 ha co-fondato la rivista d'arte "Il Parametro Arteconteporanea" e la galleria "Il Parametro". laboratorio con altri artisti. Nel 1976 inizia ad esplorare la "Texture" nei suoi dipinti e nel 1983 inizia a sviluppare una ricerca sui colori primari e sull'ordito lineare. Bonfanti ha vissuto e lavorato a Parigi per dieci anni a partire dalla metà degli anni '80, dove ha sviluppato un'esperienza culturalmente ricca di "contaminazioni" artistiche ben prima dell'Italia. Il suo lavoro è influenzato dai dipinti di Cézanne, enfatizzando la costruzione intenzionale della composizione, organizzandola in base a ritmo, linee e piani, considerando anche i limiti della superficie bidimensionale. Ha esposto ad "Art Actuel France-Japon" al Museum of Modern Art di Tokyo e in altri musei giapponesi dal 1990 al 1992. Nel 1994 ha collaborato con il pittore Silvano Bozzolini alla pubblicazione di un libro di xilografie dal titolo "IMMAGINI", con un saggio critico di Françoise Monnin (l'opera è stata acquisita dalla Biblioteca Nazionale di Parigi). Nel 1993 inizia a studiare la compenetrazione tra "interno" ed "esterno" utilizzando un particolare ordito lineare, conducendolo infine dall'astrazione geometrica verso un'espressione più materica. Le opere di Bonfanti contengono sia peso che leggerezza, espresse attraverso un uso ponderato e conciso di griglie e colori. Lo spessore delle sue linee varia, emergendo o diminuendo nella tela, rendendo difficile stabilire il confine tra chiaro e scuro, proprio come nella mente dell'artista. La sua geometria "qualitativa" ci permette di percepire le infinite delimitazioni dello spazio, permettendoci di esplorare, entrare nell'opera e sperimentarne il pulsare con tutti i nostri sensi. Le sue produzioni possiedono un deciso vigore plastico di grande impatto visivo, la cui sonorità cromatica si fonde con la misteriosa armonia delle sue geometrie, labirinti e trappole. Con la sua arte, Emiliano Bonfanti raggiunge la percettività multidimensionale, stimolando l'anima dell'osservatore.