Biografia di Paolo Bresciani
Paolo Bresciani (1961 - 2009) Nato a Chicago, aveva ereditato dal nonno, Antonio Bresciani, uno tra i maggiori artisti del novecento, la formazione alla pittura e dal padre ricercatore l' attitudine alla scienza e una grande dimestichezza con l' informatica, che lo resero un precursore nel campo della computer e della web art. Nell' 88 l' incontro con Lucio Amelio, che lo avviò alla carriera seguendolo nei momenti più importanti e nelle prime personali, insieme con Sergio Fermariello. Il gallerista talent-scout ne espose le opere nelle sue rassegne "Ermete Trismegisto". In quello stesso anno prende parte alle collettive “Perspective” Basel Art Fair alla galleria di Lucio Amelio e “Pittori&pittori”, a cura Toni Toniato, presso la fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.Più recentemente a Napoli Bresciani aveva presentato i suoi lavori nello spazio di Artexarte, ma teneva regolarmente personali nelle maggiori città d' Europa. Lettore appassionato dei teorici della complessità (Ilya Prygogine) non fermò mai lo studio della sperimentazione applicata all' arte, che espresse anche quando fu invitato alla Biennale di Venezia del ' 99. Alla XIV Quadriennale del 2005 ha presentato una "motozebra", vero sincretismo di morfologia animale ed elettronica insieme. Bresciani è stato tra i primi ad usare con risultati di notevole effetto il programma "Morphing", che rende possibile la fusione di oggetti o volti diversi per ottenere un terzo "individuo" risultante dei primi due. Il suo progetto non realizzato è una Cappella Sistina virtuale con una personale interpretazione del concetto di giudizio universale.