Biografia di Umberto Brunelleschi
Umberto Brunelleschi (1879 - 1949) fu un pittore e scenografo, protagonista di successo della Belle Époque a Parigi. Umberto, nato vicino a Pistoia, figlio dell'assicuratore Pietro Brunelleschi e di Benedetta Cappelli, da ragazzo decide di non seguire la strada professionale del padre e si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1900 parte per Parigi insieme agli amici Ardengo Soffici e Giovanni Costetti, col pretesto di visitare l'Esposizione Universale. In realtà Umberto rimane in città, dove comincia una promettente carriera di illustratore per riviste di moda e di satira, come Le Rire, Le Frou-frou e L'Assiette au beurre, firmando le copertine con lo pseudonimo di Aroun al Raxid. Il pubblico francese è conquistato dal suo segno aggraziato e agile, dai colori vibranti e dal tratto sicuro, e Brunelleschi riesce a mostrare i suoi Autotratti al Salon des Indépendants. Tuttavia, le sue illustrazioni sono molto apprezzate anche in Italia. Inizia a collaborare con il Giornalino della Domenica nel 1906, e due anni dopo firma il Corriere dei Piccoli, pubblicazione per la quale sviluppa alcuni personaggi popolari come Frugolino e Coccoletta. Al teatro Les Bouffes Parisiens, fece il suo debutto come scenografo nel 1912 con il balletto di Madame Rasini Légende du clair de lune. Due anni dopo, partecipa alla sua prima mostra alla Biennale di Venezia, dove continua ad esporre fino al 1938. Insieme a sua moglie Camille, Brunelleschi era il centro della vita sociale parigina in questo periodo. Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Gabriele D'Annunzio, André Derain e Ida Rubinstein partecipano spesso alle feste organizzate dalla coppia. Tornato in Italia, partecipò ai combattimenti durante la prima guerra mondiale, continuando a disegnare per testate come Il Numero e La Tradotta. Torna a Parigi dopo il conflitto e si immerge in una frenetica attività di illustrazione, scenografia e pittura. In questo periodo l'artista lavora anche come grafico pubblicitario e realizza bozzetti per la Fiat e per il cacao Van Houten.