Non ci sono molte informazioni sulla sua vita. La data di nascita è dedotta dal Rollo di tutti i pittori del Collegio novo del 1726, in cui si legge che aveva quarantadue anni, residente a San Giovanni Decollato, senza figli e nemmeno assistenti.1702-1721 Durante il anni, si unì al gruppo dei pittori. Girolamo Brusaferro ha seguito in gioventù la scuola di Niccolò Bambini, dove ha appreso le regole della buona pittura. Leggi la biografia completa
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Non ci sono molte informazioni sulla sua vita. La data di nascita è dedotta dal Rollo di tutti i pittori del Collegio novo del 1726, in cui si legge che aveva quarantadue anni, residente a San Giovanni Decollato, senza figli e nemmeno assistenti.1702-1721 Durante il anni, si unì al gruppo dei pittori. Girolamo Brusaferro ha seguito in gioventù la scuola di Niccolò Bambini, dove ha appreso le regole della buona pittura. Seguì poi la strada di Sebastiano Ricci e infine sviluppò un proprio stile, traducendo in qualche modo i due maestri. [1] Come sottolinea Pietropolli, «infatti, a Brusaferro, la convivenza di elementi settecenteschi con altri elementi tardo barocchi, di chiara derivazione infantile, come le figure tridimensionali delle figure, è caratterizzata da una forte I gesti delle mani e l'aspetto, sono uno degli strumenti più utilizzati da Gerolamo.Anche il colore piuttosto denso delle sfumature di rosso e marrone è caratteristico di Brusaferro, che non raggiunge mai una piena luminosità rococò.[2] Uno dei posti migliori a Brusafello, a Venezia, è nella Chiesa di San Moise, a destra dell'ingresso opposto, è una meravigliosa crocifissione, lo sguardo perso tra la vitalità della croce e il disperato abbandono della Madonna.