Biografia di Vlaho Bukovac
Vlaho Bukovac, nato e noto anche con il nome italiano di Biagio Faggioni (Ragusa Vecchia, 4 luglio 1855 – Praga, 23 aprile 1922), è stato un pittore croato.
Nel 1878 fu il primo artista croato ad essere ammesso al Salon di Parigi, all'epoca una delle più importanti esposizioni pittoriche al mondo. Bukovac fin dalla gioventù usò viaggiare per lunghi periodi in Europa e in altri continenti, come l'America del Sud e del Nord. Da tutti i viaggi trasse ispirazione per le sue opere, che lo resero molto celebre in patria e nel mondo, facendolo considerare il più importante artista croato a cavallo fra il XIX e il XX secolo. Nel 1892, Bukovac sposò la ragusea Jelica Pitarević, con la quale ebbe quattro figli: Augustin (Ago), Ivanka, Jelena (Jelica) e Marija: sia Ivanka che Jelica seguirono in seguito le orme paterne, iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti di Praga e divenendo pittrici. Negli anni '80 si spostò a Belgrado, ove lavorò per la famiglia reale serba. Dal 1893 al 1897 fu a Zagabria, ove introdusse lo spirito dell'arte europea - prevalentemente francese - del tempo. In seguito - anche a causa di un'aspra polemica col pittore e uomo politico Isidor Kršnjavi - si trasferì nuovamente a Ragusavecchia, fino a quando nel 1903 venne chiamato a insegnare presso l'Accademia delle Belle Arti (Akademie vytvarnyh umeni) di Praga. A questo periodo appartiene una lunga serie di famosi ritratti. Nel 1905 diventò socio dell'Accademia Serba delle Scienze e delle Arti, mentre nel 1919 fu membro della delegazione cecoslovacca alla Conferenza di pace di Parigi. Uno dei suoi ultimi lavori fu un ritratto del re del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Alessandro I.