Biografia di Ettore Burzi
Ettore Burzi è nato a Budrio nel 1872 e ha frequentato l'Accademia d'Arte della sua città natale. Successivamente, si trasferisce a Chioggia e poi a Venezia, dove vive fino agli inizi del Novecento. La città lagunare è il luogo in cui inizia la sua carriera artistica, che lo porta a partecipare a numerose esposizioni in tutta Italia, dove ha l'opportunità di confrontarsi con l'opera di importanti artisti dell'epoca come Marius Pictor, Segantini, Previati, Nomellini o Giulio Aristide Sartorio.
La particolarità delle origini di Burzi, della sua formazione e degli esordi, tra Bologna, Venezia e Roma, gli conferisce una specificità interessante. Tra il 1901 e il 1902, si trasferisce a Lugano, dove espone con altri pittori tra cui Edoardo Berta e Pietro Chiesa e diventa membro attivo della Società Pittori Scultori Architetti Ticinesi. La sua arte costituisce un esempio rappresentativo del passaggio dai canoni stilistici ottocenteschi alle formulazioni novecentiste, che si caratterizzano per una più ampia apertura verso il centro e il nord Europa.
Burzi non è rimasto immune all'eclettismo di natura provinciale, che rappresenta una fonte di ispirazione e di sollecitazioni fortunate. Le influenze che emergono nelle sue tele sono quelle di artisti come Cézanne, dei Macchiaioli, del Liberty, ma soprattutto della luce e del colore, che sperimenta nella sua attività di incisore, rimanendo sempre lontano dalla descrizione sentimentale e aneddotica.
Le sue presenze espositive diventano internazionali, e nel 1904 presenta otto tele di grande formato alla mostra a Palazzo Strozzi a Firenze chiamate "Canzoni veneziane". Influenzato dalla pittura nordica, espone spesso in Svizzera tedesca e in Germania. Con il passare degli anni, si inserisce pienamente nel milieu culturale tedesco di Lugano.
Ettore Burzi muore nella sua casa di via Montarina il 28 marzo 1937, lasciando un'eredità artistica varia e rilevante.