Biografia di Ottavio Cabiati
Ottavio Cabiati (1889 - 1956) nel 1913 si laurea in architettura e contemporaneamente consegue il diploma all'Accademia di Belle Arti di Milano. Nel 1919 apre lo studio con Alberto Alpago Novello e Guido Ferrazza. Insieme realizzano: l'Istituto Dante Alighieri a Treviso (1920), le chiese di Ponte di Piave e di Sernaglia (1922), i Piani Regolatori Generali e vari edifici pubblici nelle Colonie di Bengasi e di Tripoli (1928-35). Partecipa a numerosi concorsi di architettura (1913, Palazzo Reale di Sofia, con Alpago Novello; 1915, cimitero di Seveso, primo premio con Minali; 1935, torre in piazza del Duomo a Milano) e di urbanistica (1926, Piano Regolatore Generale di Milano, secondo premio con il Club degli Urbanisti, di cui è fondatore). A Milano realizza: il Monumento ai Caduti (1925-27, con Alpago Novello e il gruppo di Muzio), il cinema Reale (1925, con Gadola), il Padiglione delle Industrie Casalinghe per la Fiera (1928, con Alpago Novello), la casa di abitazione e atelier in via Melzi d'Eril (1931, con Alpago Novello, Ferrazza e Minali), la chiesa del Santo Volto, il cinema Smeraldo (1935-39), l'Istituto Leone XIII. Dedica molta cura agli edifici di culto, agli arredi liturgici, alle cappelle gentilizie. Si ricordano: la parrocchiale di Giussano (1927-32), la facciata della basilica di Desio (1936) e quella di Seregno (1941-42). Bibliofilo, scrive Nota al Palladio per la ristampa dei Quattro Libri di Architettura (Milano 1945), esegue fini acquerelli e incisioni, disegna mobili ed oggetti. Le sue opere, in continuità con la tradizione lombarda, hanno anche caratteri nuovi. Partecipa alla Biennale di Roma (1921), alle Biennali e Triennali di Monza e di Milano (di cui è responsabile della sezione d'arte sacra in alcune edizioni). Dal 1950 è stato membro della Pontificia Commissione per l'arte sacra.