Biografia di Bruno Calvani
Bruno Calvani (1904-1985) nasce a Mola di Bari nel 1904 e nel 1918 si recò a Roma per frequentare l'Accademia di Belle Arti, avendo occasione di avvicinarsi e frequentare gli ambienti artistici della capitale. Trasferitosi nel 1921 a Milano, viene accolto, con particolare benevolenza, nello studio di Adolfo Wildt, che lo guida nella lavorazione del marmo. Dopo aver prestato il servizio militare a Napoli, nel 1926 Calvani è accettato alla Biennale di Venezia, ma vi rinuncia non avendo modo di realizzare l'opera bronzea accolta. Parte quindi per Parigi, dove comincia ad esporre le sue sculture. Si avvicina anche all'arte muraria. Nel 1936, insieme a Francis Gruber, André Fougeron, Édouard Pignon e Mario Prassinos, fonda il gruppo Nouvelle Génération ed espone alla prima mostra della corrente; inoltre presso la Galerie de Paris prende parte per la seconda volta alla mostra del sindacato degli artisti italiani a Parigi, con alcune terrecotte e disegni. La seconda guerra mondiale coglie Calvani nella capitale francese: lo scultore viene condotto in un campo di prigionia e subisce il saccheggio dello studio. Nel 1942 rientra in Italia e prende residenza a Milano, che elegge come sua città d'adozione. Nell'immediato dopoguerra si susseguono le esposizioni, sia personali sia collettive, tanto in gallerie private quanto in eventi ufficiali come la I mostra Nazionale della Permanente del 1948, la VI e la VII Quadriennale di Roma, la IX Triennale di Milano del 1951, la Biennale di Venezia del 1952. Nel 1959 il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi gli assegna la medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte, in occasione della partecipazione alla Biennale nazionale d'Arte. Dopo una carriera ricca di riconoscimenti, Calvani muore nel 1985 a Milano.