Biografia di Giacomo Cappellin
Giacomo Cappellin nasce a Venezia nel 1887 e si guadagna una meritata reputazione come imprenditore del vetro a Murano. La sua esperienza nell'industria del vetro fu breve ma intensa, non solo per l'alta qualità della produzione della sua azienda che coinvolse designer di valore ma anche per l'effetto stimolante che il suo intervento ebbe sull'industria vetraria muranese, poco aperta all'innovazione al momento. Il fortunato ingresso di Cappellin nel mondo del vetro si deve all'incontro con il pittore muranese Vittorio Zecchin, che si era già cimentato come designer del vetro nel decennio precedente, e con il giovane milanese Paolo Venini, laureato in giurisprudenza e desideroso di mettere alla prova le sue capacità imprenditoriali. Del gruppo doveva far parte come direttore tecnico anche il famoso artista vetraio muranese Andrea Rioda, che però morì nell'agosto del 1921 mentre nel dicembre dello stesso anno venne fondata la ditta Cappellin Venini & C. L'azienda si presenta con successo alla 1° Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Monza nel 1923, proponendo una rinnovata arte vetraria che ritorna all'essenzialità e alla leggerezza del Rinascimento pur rifiutando i decori ottocenteschi allora imperanti, con vetri soffiati lineari con delicate sfumature di colore. Alcuni modelli, per illustrare esplicitamente questo rinnovamento attraverso il recupero della migliore tradizione, si sono ispirati a tipologie riprodotte in dipinti cinquecenteschi, come il vaso "Veronese" (dall'Annunciazione dell'Accademia) e l'"Holbein" (dalla Ritratto del mercante Georg Gisze al Kaiser Friederich Museum di Berlino). La produzione di Cappellin tra il 1925 e il 1931 reca su alcuni vetri la firma acidata "MVM Cappellin & C. Murano", sempre caratterizzata da un'eccezionale accuratezza tecnica. Forse fu proprio la rigorosa selezione dei pezzi a determinare gli alti costi di produzione e l'estrema ricercatezza dello stile, che restringeva la potenziale clientela, insieme alla prodigalità dell'imprenditore, a causare difficoltà economiche. I maestri vetrai cedettero le quote nel 1929, e la vetreria cessò di funzionare nel 1931. Poco dopo il fallimento dell'azienda muranese, Cappellin si trasferì a Parigi, dove aprì un laboratorio in cui una decina di operai francesi modellavano bottiglie artistiche per i più famosi produttori di profumi come Arden e Schiaparelli. Dopo anni di successi, l'attività finì male dopo la fine della seconda guerra mondiale. Rientrato in Italia, lavora per un breve periodo presso il negozio Richard Ginori di Napoli, viene poi ospitato da amici a Firenze, ed infine viene accolto in una casa di riposo per artisti a Forlì. Preferì però tornare nella sua Venezia, dove trascorse modestamente l'ultimo decennio, grazie all'aiuto di amici e familiari. Cappellin muore a Venezia il 14 novembre 1968.