Biografia di Sergio Cappellini
Sergio Capellini nasce il 19 dicembre 1942 a Bologna. Nel 1962 si trasferisce a Roma dove compie i primi tentativi di "fare arte". Visitò musei e gallerie, apprezzando le opere di Medardo Rosso, Manzù, Marini, Greco e Fazzini. Come artista autodidatta, ha iniziato a modellare con creta e cera. I suoi materiali preferiti erano bronzo, marmo e legno. La sua scultura è prevalentemente figurativa, ma affronta ogni soggetto in modo diverso. Le sue figure femminili sono eteree, lanciate in movimenti armoniosi e vibranti. Le figure maschili sono cariche di tristezza, stordite, disperate e alcune sono congelate negli ultimi istanti della loro vita. Gli animali mitici sono spesso raffigurati in un'aura incantata e trascendentale in movimento che è il motivo dominante. Le sue figure a tema religioso incarnano un messaggio di pace, fede e amore. Nel 1978 si trasferisce a Verona con la moglie Gabriella ei figli Simona e Alessandro, dove vive fino al 1985. Si trasferisce poi in campagna prima a Castel d'Azzano e poi a Isolalta di Vigasio, dove tuttora vive e lavora. Capellini ha realizzato opere su commissione che si possono trovare in piazze pubbliche e private, edifici e luoghi sacri. Ha tenuto mostre personali e collettive in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Lussemburgo, Belgio, Stati Uniti, Canada e Giappone. In Giappone si può ammirare una delle sue opere più significative degli anni '70 "Even the Hero Dies" all'Hacone Open Air Museum di Hacone (Tokyo), insieme ai più rinomati scultori del XX secolo. Nel 2005 la scultura "E io non morirò - Studio n.2" è stata collocata nella Collezione Generazioni Italiane del Novecento a cura di Giorgio Di Genova presso il Museo d'Arte G. Bargellini di Pieve Cento (Ferrara) ed è stata collocato nel polo museale civico diocesano di Sulmona. Nel 2009 Papa Benedetto XVI lo ha nominato membro della Pontificia Accademia Onoraria di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon.