Biografia di Jack Cardiff
Jack Cardiff è nato a Yarmouth nel 1914 ed è diventato famoso soprattutto per la sua maestria nella fotografia cinematografica. Ha contribuito con grande importanza e preminenza nel campo della ricerca estetica, soprattutto cromatica, e nella ricerca di soluzioni tecniche.
La sua carriera di regista, invece, è stata meno significativa, limitata a un arco di tempo di trent'anni, tra il 1942 e il 1973, e spesso viziata da un compiaciuto accademismo estetizzante. Tuttavia, la sua abilità con la macchina fotografica è stata messa al servizio di grandi cineasti come Michael Powell, Emeric Pressburger, Richard Fleischer, Joseph L. Mankiewicz, Albert Lewin e Alfred Hitchcock.
Nel 1948, ha vinto un Oscar per la suggestione simbolica e il virtuosismo fotografico dei colori di "Black Narcissus" di Powell e Pressburger. Nel 2001, ha ricevuto l'Oscar onorario alla carriera, e nel 1994 ha ricevuto l'International Award conferitogli dall'American Society of Cinematographers.
Ha sempre sfruttato le opportunità tecniche offerte dall'evoluzione del mezzo e dei formati cinematografici per comporre immagini di grande impatto spettacolare, come nel cinemascope di "Fanny" di Joshua Logan o nel vistavision di "War and peace" di King Vidor. Durante la Seconda guerra mondiale, ha lavorato come operatore di documentari propagandistici per conto della società governativa inglese Crown Film Unit, come ad esempio in "Western Approaches" di Pat Jackson. La vera scuola di Cardiff sono stati i teatri di posa, dove ha iniziato come assistente e operatore alla macchina, in film come "The Ghost Goes West" di René Clair o "The Life and Death of Colonel Blimp" di Powell e Pressburger.
È stato con questa coppia di registi che ha dato il meglio di sé, rendendo sullo schermo la sontuosità e la suggestione evocative delle atmosfere fantastiche, dell'esotismo, del mistero e della fantasia delirante, come nel film "A Matter of Life and Death" del 1946. Il talento di Cardiff nel suggerire con la luce dimensioni insolite si riscontra nei film di genere, come thriller, horror, fantascientifico e avventuroso, fotografati per Fleischer, come "The Vikings" del 1958, "Amityville 3-D" del 1983 e "Million Dollar Mystery" del 1987.
Nel 1996, ha scritto il libro di memorie "Magic Hours", e nel 2000 gli è stato dedicato il documentario "Persistence of Vision" di Craig McCall. Jack Cardiff è morto nel 2009.
