Enzo Carli è nato a Pisa nel 1910 ed è stato uno dei maggiori studiosi dell'antica arte senese. Ha lavorato come rettore presso la Soprintendenza di Siena dal 1939 fino al suo pensionamento nel 1973. Leggi la biografia completa
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Enzo Carli è nato a Pisa nel 1910 ed è stato uno dei maggiori studiosi dell'antica arte senese. Ha lavorato come rettore presso la Soprintendenza di Siena dal 1939 fino al suo pensionamento nel 1973. Successivamente ha insegnato all'Università di Siena, diretto il Museo dell'Opera del Duomo e ha fatto parte dell'Accademia dei Lincei. Ha dedicato la sua vita alla ricerca e alla scrittura, sia come storico dell'arte che come poeta. Tra le sue opere letterarie si possono citare "Fortune" del 1931, "Cronache e commiati" del 1936, "Epigrammi di un ottuagenario" del 1992, "Serventesi elegiaci per la moglie morta" del 1996 e "Cinquanta cavatine bibliche" del 1997. Carli ha anche scritto diverse opere importanti sul patrimonio artistico senese, come "La giovinezza di Arnolfo di Cambio" e "Sculture del Duomo d'Orvieto". Quest'ultima è stata pubblicata nel 1946 dall'Electa ed è una delle prime opere a descrivere in dettaglio l'Arca di San Cerbone, un capolavoro della scultura gotica italiana del XIV secolo. Carli ha influenzato la critica d'arte per decenni con le sue nuove prospettive sulla scultura gotica senese e ha avuto un dialogo costruttivo con molti altri storici dell'arte come Carlo Ludovico Ragghianti, Cesare Brandi e Luciano Bellosi. La sua "Vetrata duccesca" è considerata un testo esemplare per l'attribuzione della vetrata circolare del Duomo di Siena a Duccio. Enzo Carli è morto nel 1999, lasciando un grande patrimonio di conoscenza e di ispirazione per le generazioni future.