Biografia di Tullio Carli
Tullio Crali (Igalo, 6 dicembre 1910 – Milano, 5 agosto 2000) è stato un pittore italiano collegato al movimento futurista. Autodidatta, aderì al futurismo in ritardo, non prima del 1929. È noto per le sue opere di tipo realistico, sebbene nella sua lunga carriera abbia espresso anche altri stili.
Di famiglia zaratina, nacque in un piccolo paese delle Bocche di Cattaro nell'attuale Montenegro, ove il padre lavorava temporaneamente. Visse a Zara fino al 1922, quando con la famiglia si trasferì a Gorizia. Scoprì il futurismo a quindici anni, mentre era studente all'istituto tecnico della città, e fu influenzato nei suoi primi lavori da Giacomo Balla e Enrico Prampolini.
Nel 1928 volò per la prima volta, e l'anno successivo - quello in cui nacque l'aeropittura futurista - si mise in contatto con Filippo Tommaso Marinetti ed entrò ufficialmente nel movimento futurista.
Dopo le sue prime mostre in Italia, Marinetti lo invitò ad esporre a Parigi, nella prima mostra di aeropittori italiani: era il 1932. Divenne poi amico personale di Marinetti.
Dopo la seconda guerra mondiale rimase fedele alla poetica futurista. Dapprima esercitò a Torino, si trasferì poi a Parigi (1950 - 1958, in quegli anni ideò le sassintesi), poi ancora al Cairo (1962 - 1966, insegnò alla scuola d'arte italiana).
Dal 1958, al 1961, insegnò Disegno e Storia dell'Arte al Liceo Scientifico "Vittorio Veneto" di Milano, negli ultimi 3 anni delle sezioni G ed H.
Dal 1966 fino alla morte visse a Milano. Lì cominciò a raccogliere e catalogare le carte e i documenti che lo riguardavano; nel 1999 ha donato questo suo fondo all'Archivio del '900 del Mart di Rovereto. insieme a 41 opere, cui - nell'anno della morte - faranno seguito altre 48.
Tullio Crali, per sua espressa volontà, è sepolto nel cimitero di Macerata dove riposa insieme al figlio Massimo (deceduto il 3 febbraio 2008), città dove risiedono sua moglie Adolfina Savelli e le tre nipoti Marzia, Vibia e Lavinia.