Maceo Casadei Quotazioni, valore e valutazione opere

Maceo Casadei nasce a Forlì nel 1899. In giovane età fu allievo del pittore Giovanni Marchini a Forlì. Marchini fonda nel 1920 il Cenacolo Artistico Forlivese, con il quale Casadei collabora e partecipa alla “Mostra Autunnale d'Arte” del 1922. Leggi la biografia completa

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Biografia di Maceo Casadei

Maceo Casadei nasce a Forlì nel 1899. In giovane età fu allievo del pittore Giovanni Marchini a Forlì. Marchini fonda nel 1920 il Cenacolo Artistico Forlivese, con il quale Casadei collabora e partecipa alla “Mostra Autunnale d'Arte” del 1922. Nel 1912 Casadei e la sua famiglia emigrarono a Lione, in Francia, dove frequentò la Scuola Libera del Nudo e fece amicizia con Pietro Angelini di Forlì, anch'egli emigrato in Francia. Angelini e Casadei lavorarono insieme e Casadei mostrò particolare interesse per i paesaggisti lionesi. Casadei e Angelini si ritroveranno a Roma nella seconda metà degli anni Trenta. Dopo la prima guerra mondiale, Casadei tornò a Lione prima di stabilirsi nuovamente a Forlì per dedicarsi alla pittura. Ha lavorato anche come ritoccatore di fotografie e negli anni '20 e '30 si è alternato tra Forlì e Lione, dipingendo murales e scene teatrali secondo necessità. Nel 1934 fu assunto come truccatore dall'Istituto Nazionale Luce di Roma, presieduto da Giacomo Paulucci de Calboli, di nobile famiglia forlivese. Lì, ha progettato diversi padiglioni espositivi. Nel 1941 fu mandato al fronte come reporter di guerra. Dal 1941 al 1943 scatta migliaia di fotografie e produce opere personali di soggetti legati alla guerra. Questi pezzi furono esposti nel 1942 alla Galleria Il Milione di Milano. Durante il suo decisivo periodo artistico a Roma, Maceo realizzò nature morte, nudi femminili, vedute urbane e scene di guerra, che presentò in numerose mostre romane. Collabora inoltre con Giacomo Balla e Mario Sironi come cartellonista e conosce Mario Mafai. Nel 1937 due sue opere vengono acquistate dal Ministero della Pubblica Istruzione ed esposte alla Galleria d'Arte Moderna di Roma. I dipinti di Casadei sintetizzano le influenze di Camille Corot e dei pittori ottocenteschi della campagna romana, oltre a pratiche fotografiche e cinematografiche e contatti con la Scuola di Roma. Il suo stile era sontuoso per distensione lirica e, al tempo stesso, fibrillante per sottili e inaspettate variazioni di timbri tonali e manipolazioni formali del soggetto mai esasperate ma accuratamente calcolate. Dal 1946 al 1947 vive a Venezia, dove frequenta Filippo De Pisis. All'inizio degli anni Cinquanta si stabilisce definitivamente a Forlì e intraprende un'intensa attività di promozione nel campo delle arti visive. Nel 1959 esegue la sua opera decorativa più significativa nella Chiesa dei Servi di Maria a Roma. Ammirato per le sue eccezionali doti pittoriche e per l'esclusiva espressione stilistica, Maceo divenne lo spirito artistico di Forlì e contribuì a ristabilire un più appropriato apprezzamento della sua opera nel più ampio campo dell'arte italiana del Novecento. Casadei è stato un pittore dalle rare capacità di sintesi, caratterizzato da un uso estremamente raffinato del colore, che ha eccelso nella tradizione figurativa del '900, riferendosi con fermezza al mondo reale e traducendolo in una pittura raffinatissima, capace di cogliere quei momenti perfetti in cui anche gli elementi più prosaici, ordinari e familiari - una linea lungo la strada, un cartellone pubblicitario, una porta dipinta di rosa o un vestito in mezzo alla folla - diventano aperture nel meraviglioso, in uno spazio artistico fittizio che trascende il documentarismo.

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