Biografia di Leonardo Castellani
Leonardo Castellani nasce il 19 ottobre 1896 a Faenza, in Italia. Nel 1914-15 frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze per la scultura, dove studiò accanto a Osvaldo Licini. Dopo essere stato chiamato al servizio militare, nel 1920 pubblica il suo primo libro, 2 Quaderni. Alcune delle sue opere degne di nota di questo periodo includono L'uomo che va, La donna e la fonte e Il suonatore di violino.
Successivamente Castellani fondò a Cesena la "Bottega di ceramica artistica", che purtroppo chiuse dopo sole due mostre. Tiene la sua prima mostra personale nel 1927, e un anno dopo inizia ad insegnare ea lavorare sulle stampe calcografiche da autodidatta. Nel 1930 fu nominato professore di calcografia alla Scuola del Libro di Urbino, dove realizzò la quasi totalità delle sue stampe calcografiche per un totale di oltre 1500 lastre.
Nel 1946 Castellani pubblica in 160 copie il libro Pagine senza cornice, divenendo ideatore e curatore di “Valbona” (1957-1961), rivista dove testi e incisioni si intrecciano con rara eleganza. Puntava a ottanta abbonati, tra cui Leonardo Sciascia, ma purtroppo non è riuscito a raggiungerli nelle diciannove uscite precedenti la chiusura.
Sciascia scopre la prosa di Castellani attraverso "Il Mondo" di Pannunzio e lo conosce. Nasce presto una stretta amicizia che porta alla pubblicazione dei Quaderni di un calcografo di Castellani ne "i quaderni di 'Galleria'" di Sciascia nel 1955. “Valbona” conterrà poi due testi di Sciascia: Il soldato Seis (marzo 1958) e Sambuca (giugno 1959). La loro collaborazione prosegue con Sciascia scrivendo le introduzioni alle personali di Castellani a Caltanissetta (1966) e Palermo (1975: Chiarezza e perfezione), o rendendo omaggio a Castellani (1985: Ricordo in Sicilia, ristampato un anno dopo come Essenzialità dei segni e delle parole). . Castellani contribuì in prosa al bimestrale "Galleria" di Sciascia (1957: Viaggio a Settembre; 1959: Ragazze al fiume).Nel corso della sua vita, Castellani ha avuto una prolifica carriera espositiva, con 56 mostre personali e 158 mostre collettive, tra cui molte Biennali di Venezia e mostre ospitate dalla Calcografia Nazionale di Roma. Tra le sue antologiche più importanti ricordiamo quelle tenutesi a Urbino, Faenza, Klagenfurt e Milano (Castello Sforzesco). Castellani muore il 20 novembre 1984 a Urbino.