Biografia di Giovanni Benedetto Detto Il Grechetto Castiglione
Giovanni Benedetto Castiglione (1609 - 1664), detto il Grechetto, è stato un pittore e incisore italiano, fra i massimi esponenti della scuola barocca genovese.
Dopo un soggiorno a Napoli, rientrò a Genova, dove si dedicò a importanti commesse sia per le quadrerie del patriziato genovese, che per istituzioni religiose. Nel 1645 firma la pala d'altare con “la Natività” per la chiesa di San Luca, ritenuta fra i suoi esiti più alti, e sempre per la sua città dipinge “la Visione di San Bernardo” per Santa Maria della Cella e “San Giacomo che scaccia i Mori” per l'oratorio di San Giacomo della Marina. Negli stessi anni inizia una fertile produzione grafica, i cui soggetti si rifanno spesso alle ambientazioni archeologiche di Poussin animate da figure fantastiche di satiri e ninfe .
La sua bottega, sempre in comunione col fratello e il figlio Francesco (1642 - 1710), si specializzò in nature morte e scene a soggetto biblico e mitologico, sempre affollate di animali. Le sue pennellate sottili e incisive hanno i caratteri inquieti di un pittore alla ricerca di nuove soluzioni spaziali e formali. Difficile oggi definire con precisione quali opere appartengano a lui e quali al fratello Salvatore e al figlio Francesco: occorre pensare alla produzione di questo straordinario pittore come ad una produzione di bottega dove ognuno dei tre arricchiva gli altri di nuovi stimoli e soluzioni stilistiche.
Giovanni Benedetto Castiglione fu anche uno stimato incisore, specializzato nella tecnica dell'acquaforte e inventore della tecnica del monotipo: probabilmente le sue stampe influenzarono anche l'opera di Rembrandt.
Dal 1651 fu a Mantova, dove divenne pittore di corte presso i Gonzaga. Soggiornò spesso anche a Napoli, Parma e Venezia
Morì a Mantova e fu sepolto nel duomo, prima del 1665, data riportata sulla lapide. Il figlio Francesco gli succedette come pittore di corte presso Ferdinando Carlo Gonzaga.