Biografia di Libero Cecchini
Libero Cecchini nasce a Pastrengo (Verona) il 28 Settembre 1919. Proveniva da una famiglia di artigiani specializzati nella lavorazione del marmo, quindi decise di frequentare la scuola d'arte Paolo Brenzoni a San Giorgio di Valpolicella. Durante questo periodo, partecipò a diverse mostre d'arte con alcune delle sue sculture, per le quali ricevette alcuni premi. Successivamente, decise di frequentare il liceo artistico a Verona con l'obiettivo di diventare scultore. Tuttavia, uno dei suoi professori lo convinse a iscriversi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove si laureò nel novembre del 1944. L'anno successivo, si iscrisse all'albo degli architetti di Verona.
Libero Cecchini lavorò alla ricostruzione dei ponti di Verona, distrutti durante la ritirata tedesca dal nord Italia, e iniziò la sua carriera presso la Sopraintendenza ai Monumenti di Verona, per cui lavorò fino al 1966. Durante questo periodo, realizzò anche piani urbanistici per contribuire alla ricostruzione del secondo dopoguerra. A partire dal 1966, si dedicò principalmente all'attività di libero professionista, realizzando importanti opere nel campo dell'edilizia pubblica, come la camera di commercio di Verona e gli uffici finanziari di Verona, oltre a scuole, case popolari e strutture per anziani. Continuò comunque a coltivare la sua passione per la scultura, realizzando opere in marmo, bronzo e legno.
Negli anni ottanta, Libero Cecchini realizzò importanti progetti di restauro, tra cui quelli relativi alla Basilica di San Zeno, a Porta Leoni, a Palazzo Forti e agli Scavi Scaligeri. Nel 1996, fondò lo Studio Libero e Vittorio Cecchini Architetti Associati insieme a suo figlio, partecipando a numerose competizioni nazionali e internazionali.
Nelle sue opere, è possibile notare l'influenza del plasticismo materico di Le Corbusier e della spazialità di Ludwig Mies van der Rohe. La sua concezione del rapporto tra natura, storia e architettura si avvicina all'organicismo di Wright e di Aalto