Biografia di Jeanne-claude Christo
Christo e Jeanne-Claude sono nati lo stesso giorno nel 1935 – lui a Gabrovo, in Bulgaria e lei a Casablanca, in Marocco. Erano artisti visionari che hanno aperto la strada al movimento della land art, con Christo come mente artistica e concettuale dietro i loro progetti, e Jeanne-Claude come organizzatrice e forza pratica che ha dato vita ai suoi schizzi. Christo fuggì dal regime stalinista e si trasferì in Francia, dove lavorò come pittore per guadagnarsi da vivere. Mentre dipingeva un ritratto di Madame Denat de Guillebon, incontrò sua figlia, Jeanne-Claude Denat de Guillebon, che divenne la sua compagna di vita. Insieme hanno ideato progetti visionari, pensando a modi per attraversare il mondo e lasciare il segno con un linguaggio artistico completamente nuovo.
Il loro primo progetto insieme fu a Parigi nel 1962, dove costruirono il Muro di Botti in Rue Visconti, una delle strade più strette della città. La barricata di 89 barili di metallo è stata anche chiamata "cortina di ferro" e ha temporaneamente cambiato il carattere della strada da un vicolo cieco a un ostacolo che i residenti dovevano aggirare. Questo semplice atto era pieno di significato e aveva lo scopo di attirare l'attenzione sui recenti avvenimenti in Germania, dove era appena stato eretto il Muro di Berlino, alterando radicalmente la vita delle persone in un'epoca politicamente tesa. Christo e Jeanne-Claude non solo hanno concettualizzato e progettato il loro lavoro, ma si sono anche immersi completamente nella realtà dei luoghi in cui le loro creazioni sarebbero state installate. Hanno negoziato permessi, tenuto riunioni e avviato discussioni con i consigli locali e i residenti. Questo approccio ha aperto la strada a progetti sempre più audaci, culminati nel 1969 con Christo che avvolgeva oltre due chilometri della costa di Sydney in 93.000 metri quadrati di tessuto antierosivo, assicurato da una fune altrettanto infinita. Wrapped Coast, One Million Square Feet, è stato il primo "avvolgimento" su scala reale della storia, condotto da un team di 15 alpinisti professionisti che hanno drappeggiato il tessuto sulla costa rocciosa.
Christo e Jeanne-Claude hanno continuato a realizzare progetti audaci e significativi, grandi e piccoli. Nel 1968 ricoprono di plastica e corde la Fontana di Piazza del Mercato e il Fortilizio dei Mulini a Spoleto e nel 1969 avvolgono il Museo di Chicago. Hanno anche avvolto il monumento a Vittorio Emanuele in Piazza Duomo a Milano e Leonardo da Vinci davanti alla Scala nel 1970 per i funerali del Nouveau Réalisme.
New York è stata la loro base e l'America ha ospitato alcune delle loro opere più famose, tra cui Valley Curtain in Rifle, Colorado nel 1972: un'enorme tenda arancione che creava una partizione, lunga 380 metri, nel paesaggio della valle. Le installazioni di Christo e Jeanne-Claude erano strabilianti ma effimere, e una volta terminato il loro periodo espositivo, sono state smontate, pezzo per pezzo: i materiali sono stati riciclati, e il paesaggio è tornato al suo aspetto abituale.
Nell'estate 2016 si è tenuto Floating Piers sul Lago d'Iseo. La passerella di Christo si estendeva sulla superficie dell'acqua, collegando i paesi di Sulzano e Monte Isola con l'isola di San Paolo. L'opera non è più un muro che divide ma un ponte che collega luoghi lontani, permettendo ai visitatori di “camminare sull'acqua”, circondati dall'intensa luce che si irradia dal tessuto giallo del camminamento.
Jeanne-Claude è morta dopo una lunga malattia nel 2009. Christo ha continuato a condividere la loro visione artistica con il mondo fino alla sua morte nel maggio 2020 nella sua casa di New York.