Biografia di Anna Chromy
Anna Chromy è nata a Cesky Krumlov nel 1940 e l'arte ha sempre fatto parte della sua vita fin dall'infanzia. Inizia la sua formazione artistica a Vienna il 18 giugno 1940, per poi trasferirsi a Parigi dove prosegue gli studi alla Sorbona e con Salvador Dalì, con il quale stringe amicizia, e proprio grazie al geniale artista spagnolo si avvicina al surrealismo. Dalla fine degli anni Settanta le sue installazioni e mostre sono state dislocate in molte parti del mondo, e per questo Anna Chromy può essere considerata l'artista con il maggior numero di sculture pubbliche permanenti, una settantina, presenti in Europa e in Cina. Nel 2000, quando la città di Praga ha dedicato una retrospettiva al mitico Mozart, ha esposto la Fontana dei Musici e la statua del Commendatore davanti al teatro dove è stato rappresentato per la prima volta il Don Giovanni. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come il Premio Michelangelo in Toscana e il Premio Dali e Kafka a Praga; membro onorario della Chinese National Sculpture Association, ha esposto in luoghi prestigiosi come Place Vendôme (Parigi) e il National Museum of China a Pechino. Dal 1988 opera a Pietrasanta, dove lavora avvalendosi di fonderie e laboratori locali. A Forte dei Marmi, in Piazza Navari, sul Molo, si trovano le sculture Controvento e le Quattro Costellazioni (2001), mentre nella bella Piazza dello Statuto a Pietrasanta si può incontrare La Danzatrice (2003). Un'importante mostra dell'artista sono gli "Archetipi Spirituali" che sono collocati lungo un percorso che permette di ammirare nove bellissime sculture in luoghi suggestivi del centro di Pisa, dalla stazione ferroviaria a Via Oberdan, ovvero il Borgo Largo. Si parte dalla prima, grande scultura in bronzo patinato di 'Sisifo', il grande ingannatore considerato il padre di Ulisse, ritratto in eterna pedalata con la compagna e il figlioletto in piazza Stazione. Seguono le due opere di 'Chronos I' e 'Chronos II', che personificano il tempo come padrone e tiranno degli uomini, non lontano da 'Alcyon', la personificazione dell'amore, e i tre atleti in equilibrio accomunati da uno scopo dello 'Spirito Olimpico': il tutto racchiuso nella grande Piazza Vittorio Emanuele II. Più avanti, nei pressi di Piazza XX Settembre, praticamente davanti alle Logge di Banchi, si erge il dissoluto 'Don Giovanni', mentre, dopo aver attraversato l'Arno, proprio davanti alla chiesa di San Michele in Borgo, si ha la fortuna di trova il suggestivo 'Il mantello della coscienza', in elegante bronzo dorato. Di questa incredibile opera esiste un esemplare che è la più grande scultura mai scolpita da un unico blocco di marmo (250 tonnellate). A pochi passi da Borgo e arrivando in Largo Ciro Menotti, è la volta del titano 'Prometeo', che fece adirare gli dei rubando loro il fuoco. Pochi metri più avanti, il viaggio negli archetipi immaginari della città si conclude con il prototipo del viaggiatore audace, ovvero 'Ulisse', che “tiene saldo il timone della speranza”. Una decima opera, ovvero 'Poseidon', ha trovato la sua giusta collocazione a Marina di Pisa, in Piazza delle Baleari. La presentazione di questa originale mostra "en plein air" si è svolta in maniera altrettanto diversa dai soliti, canonici cliché poiché è partita proprio da Piazza della Stazione, dove l'assessore alla cultura del Comune di Pisa, Pierpaolo Magnani , organizzatrice dell'evento, ha incontrato lo scultore, altri amministratori dei comuni toscani, nonché il pubblico interessato, per ripercorrere il percorso archetipico al fine di mostrare ad Anna Chromy come le sue opere sono state installate in città. La scelta di questa installazione è stata fatta per mostrare la nostra cultura europea poiché, per l'artista, l'arte è fragile mentre l'esigenza è quella di costruire un'arte nuova e moderna, ricca di simboli. Senza simboli non esiste un popolo. Invece l'amore deve essere diffuso ovunque per difenderci dal male e dalla bruttezza. L'artista è morto nel 2021.