Biografia di Tommaso Cimini
Tommaso Cimini, nato nel 1947, ha fondato Lumina Italia nel 1975 dopo aver progettato la lampada da tavolo più semplice possibile, chiamata Daphine, utilizzando un semplice trasformatore per la Fiera di Milano nel 1974. Partendo da un trasformatore elettromeccanico, l'architetto ha realizzato a mano questa lampada, che è oggi esposta nei più importanti musei d'arte moderna del mondo. L'obiettivo di Cimini era quello di creare e costruire lampade che incarnassero l'essenza dell'essenziale. Nel corso degli anni, Cimini ha iniziato a collaborare con designer di alto profilo come Walter Monici, Riccardo Blumer, Yaacov Kaufman ed Emanuele Ricci. Grazie alla loro creatività e alle sue doti manuali indubbie, il catalogo Lumina si è arricchito di anno in anno. Cimini ha deciso di affiancare Ermanno Prosperi nel 1985, che ha ricoperto a lungo il ruolo di responsabile dell'area logistica e finanziaria dell'azienda grazie alla sua esperienza e al suo spirito manageriale. Nel 1987 è stata aperta la nuova sede di Lumina nello stabilimento di Arluno. Nel 1997, Tommaso Cimini è morto in un incidente aereo, lasciando l'azienda nelle mani esperte di Ermanno Prosperi, che si è occupato degli aspetti finanziari e gestionali dell'azienda. La svolta è avvenuta nel 2008 con l'ingresso di Ettore Cimini, figlio di Tommaso, alla guida dell'azienda. Il suo entusiasmo e la sua passione per il mondo della luce lo hanno spinto a concentrarsi sul prodotto, portando idee nuove, passione tecnica e una forte fiducia in un prodotto interamente italiano. L'artigianalità applicata ai processi industriali ha conferito elasticità e dinamicità all'azienda. Questi sono solo alcuni degli ingredienti che hanno dato origine alla Lumina del terzo millennio.