Biografia di Fabrizio Clerici
Fabrizio Clerici è nato a Milano il 15 maggio 1913.
Pittore raffinato, scenografo e illustratore, Clerici era un artista eclettico e curioso, in grado di creare mondi onirici e enigmatici ricchi di fascino, ispirati dalla sua vasta cultura classica e mitologica, ma anche dai movimenti del suo inconscio. La sua formazione come architetto e l'incontro con Alberto Savinio hanno segnato il suo percorso artistico, orientato al surrealismo ma con una visione metafisica, che si esprime attraverso l'uso degli elementi architettonici, del simbolismo e del gioco simbolico.
Nel 1937 si laurea in architettura a Roma, dove entrerà poi in contatto con l'ambiente artistico e intellettuale della capitale. Nel 1945 partecipa a due importanti mostre collettive, una a Roma presso la libreria-galleria La Margherita (con Leonor Fini e Alberto Savinio) e l'altra a New York presso la Julien Levy Gallery (con Giuseppe Viviani). Durante questi anni, inizia anche a illustrare libri come “Il Bestiario” di Leoncillo Leonardi e “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello. Nel 1947, esordisce come scenografo ne “La professione della signora Warren” di George Bernard Shaw, dando inizio alla sua prolifica carriera nel teatro, nel balletto e nell'opera. L'anno seguente, partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia, dove incontra Salvador Dalí e collabora alla realizzazione delle scene e dei costumi per l'Orfeo di Igor Stravinskij al Teatro La Fenice. Nel 1953, affronta una serie di viaggi nel Medio Oriente, riportando nella sua arte due temi importanti: quello dei Miraggi e dei Templi, cicli di costruzioni utopistiche nei deserti che si sviluppano a spirale partendo da un nucleo centrale dove ha sede un presunto uovo primigenio. Clerici è stato è esposto in importanti musei come il MoMA, il Museo Guggenheim di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Puškin di Mosca, i Musei Vaticani e prestigiose collezioni private e pubbliche. Muore a Roma il 7 giugno 1993