William Congdon nasce il 15 aprile 1912 a Providence, Rhode Island (USA). Dopo essersi diplomato alla Yale University tra il 1930 e il 1934, si avvicina all'arte e studia pittura con Harry Hensche, disegno e scultura con George Demetrios a Boston e Gloucester. Leggi la biografia completa
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William Congdon nasce il 15 aprile 1912 a Providence, Rhode Island (USA). Dopo essersi diplomato alla Yale University tra il 1930 e il 1934, si avvicina all'arte e studia pittura con Harry Hensche, disegno e scultura con George Demetrios a Boston e Gloucester. Successivamente si sposta a Filadelfia, dove frequenta per alcuni mesi la Pennsylvania Academy of Fine Arts. Durante questi anni, inizia a creare le sue prime opere e, grazie ai suoi viaggi in Europa, ha modo di confrontarsi con diverse tradizioni artistiche. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Congdon lavora come volontario per l’American Field Service, un'esperienza che lo porta a viaggiare in Nord Africa, Italia, Francia e Belgio, e gli ispira molte delle sue opere, come disegni e schizzi.
Finita la guerra, Congdon decide di restare in Italia e di contribuire alla ricostruzione delle aree più colpite dal conflitto. Nel 1948, si trasferisce a New York, dove entra in contatto con i principali artisti dell’Espressionismo astratto. Nel 1949, inizia ad esporre alla Betty Parsons Gallery e incontra Mark Rothko e Richard Pousette-Dart. I suoi dipinti di questi anni prendono come tema principale la città e, pur essendo influenzati dal sistema di sgocciolamento di Jackson Pollock e dall'opera di Paul Klee, rappresentano un importante contributo all'arte americana grazie al perfetto equilibrio tra Espressionismo astratto e tradizione figurativa europea.
Negli anni '50, nonostante il suo successo negli Stati Uniti, Congdon decide di trasferirsi a Venezia, dove incontra Peggy Guggenheim. La città lagunare, così come i suoi viaggi in Algeria, nell'isola greca di Santorini e in Guatemala (per citarne alcuni), influenzano considerevolmente la sua pittura. Nel 1959, Congdon si converte al cattolicesimo e si trasferisce ad Assisi, dove dipinge prevalentemente soggetti religiosi. Successivamente abbandona questa corrente artistica e ritorna a lavorare sui suoi temi piu' comuni, mantenendo però un ritmo di lavoro costante, nonostante un periodo senza esposizioni.
Il linguaggio di William Congdon subisce una profonda trasformazione soprattutto dopo il trasferimento, nel 1979, a Gudo Gambaredo, alla periferia di Milano, dove muore il 15 aprile 1998. In seguito, diverse retrospettive sue sono state allestite a Ferrara, Milano, Madrid e Providence (RI), dove si può apprezzare il suo percorso artistico.