Biografia di Giovanni Consolazione
Giovanni Consolazione nasce a Gravina nel 1908 ed è stato un famoso pittore italiano. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Roma e ha vissuto in questa città dal 1939 fino alla sua morte. È stato anche un insegnante titolare presso la stessa istituzione.
Consolazione era sposato con la poetessa Nietta Abruzzini e ha avuto sette figli con lei. Nel corso degli ultimi anni della sua vita, si è dedicato con successo anche alla scultura. "Il Toro" è una delle sue opere più famose ed è attualmente esposta nella Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma. Le sue opere sono state esposte nelle più importanti gallerie, musei e collezioni in tutto il mondo.
Nella sua carriera artistica, Consolazione ha affrontato molti temi che sono diventati costanti e ricorrenti nelle sue opere. Questi includono immagini di vita popolare, fatica, lavoro, studio, paesaggi silenziosi di Roma, ritratti e nudi femminili e figure di soggetto religioso. Il suo stile era schietto e senza complessi, come la gente della sua Gravina.
Consolazione ha ottenuto molti premi e riconoscimenti per il suo lavoro, incluso il Premio alla Mostra Nazionale del Nudo nell'Arte Roma nel 1947, il Premio di Pittura Ministero della Pubblica Istruzione nel 1948, il Premio Associazione Artistica Internazionale Roma nel 1948, e il Premio Mostra Internazionale «II Lavoro nell'Arte» Suzzara nel 1951.
Consolazione ha anche fatto parte di numerose commissioni, tra cui la Mostra del Mezzogiorno d'Italia, il Comitato Esecutivo e la Commissione Giudicatrice, la Commmissione per gli inviti alla Mostra Nazionale dell’Agricoltura Esposizione Universale nel 1953 e la Commissione per gli inviti alla Mostra d'arte Sacra d’Assisi nel 1951.
Consolazione ha fatto parte del Consiglio d'Amministrazione della Triennale di Milano ed è stato Segretario Generale del Comitato Italiano dell'Associazione Internazionale per le Arti Plastiche per l'UNESCO. Nel 1964, Consolazione è morto prematuramente, ma il suo nome e le sue opere hanno impresso orme durevoli nella storia dell'arte italiana contemporanea.