Biografia di Claudio D'angelo
Claudio D'Angelo è nato il 7 agosto 1938, a Tripoli, da genitori italiani di Ascoli Piceno. Nel 1942 la famiglia tornò in Italia e si stabilì nel paese d'origine. Da adolescente, D'Angelo si interessò alle arti visive e alla musica, in particolare al jazz, e per un periodo sarebbe diventato anche un musicista. Queste passioni lo portano a diplomarsi al Liceo Artistico di Roma. Il suo primo lavoro artistico si è rapidamente evoluto da proposte esplicitamente figurative a proposte più informali e neo-dadaiste. Nella seconda metà degli anni Sessanta il suo lavoro si sposta maggiormente verso spunti geometrici e proiettivi, portando l'artista a maturare una precisa ricerca che si tradurrà in un linguaggio aniconico e fortemente identitario. Nel 1964 inizia a studiare l'accuratezza dell'immagine e la cinetica e dinamica delle configurazioni geometrico-spaziali. Nel 1966 entra in contatto con la gallerista Fiamma Vigo, che si interessa subito al suo lavoro, presentando il suo lavoro, con SET di Numero, in mostre d'arte nazionali ed internazionali. Nel 1968 sviluppa organismi modulari utilizzando "Forme toroidali", come recita il titolo della sua successiva mostra personale (1969) alla Galleria Numero di Roma. Negli anni '70 inizia una serie di lavori che chiama "Progetti Ipotesi", con i quali tiene tre mostre personali, tutte nelle gallerie di Fiamma Vigo: a Firenze, Venezia e Roma, tra il 1970 e il 1971. Quest'ultima mostra ha portato Palma Bucarelli di acquisire un significativo dipinto, "Ipotesi Progetto A/1", del 1971, per le collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nel 1972 tiene mostre personali alla Galleria Ferrari di Verona e al Centro d'Arte Contemporanea Sincron di Brescia. Nello stesso anno espone un gruppo di opere alla mostra "Arte e Società" allestita presso il Palazzo delle Terme di San Vincenzo. Nel 1976 inizia a progettare "Analysis Situs", volto a strutturare valori fotodinamici attraverso sequenze combinatorie di segni. Con queste opere tiene nello stesso anno una personale alla Galleria Martano di Torino e realizza un'antologica di opere dal 1965 al 1975 alla Galleria Numero di Roma. Nel 1977 espone nuovamente in mostre personali alla Galleria Ferrari di Verona e alla Galleria Vismara di Milano, iniziando anche a proporre installazioni, ambienti e performance. Nel 1978 continua a progettare nuovi ambienti, sperimentando materiali e soluzioni diverse. Negli anni '90 tiene mostre personali alla Galleria Spazio Temporaneo di Milano (1991, 1996), alla Galleria Ferrari di Verona (1991), alla Galleria Vismara di Milano (1993, 1996, 1998), alla Galleria Spriano di Omegna (1995 ), la Galerie Florence Arnaud di Parigi (1997) e la Galleria Multimediale di Brescia (1998). Nel 1997 inizia un "momento", durato diversi anni, nel suo lavoro, lavorando su supporti fotografici di Rosanna Flammini. Il suo lavoro è stato ampiamente documentato da saggi critici e partecipazioni a mostre d'arte nazionali e internazionali. Ha esposto all'estero in musei e spazi pubblici a Barcellona, Jihlave, Francoforte, Parigi, Basilea, Duisburg, Düsseldorf, Rijeka, Vienna, Graz, New York, Washington, Cracovia, Jyvaskyla, Taipei, Weiden, Baden-Baden, Couvin, Bradford , Budapest, Il Cairo, Bruxelles, Namur, Londra, Gamle Fredrikstad, Rosny Sur Seine, Lugano, Viroinval, Nismes e Bohain. Le sue opere sono nei Musei d'Arte Moderna di Caracas, Graz, Jivaskyla, Cracovia, Budapest, Couvin, Gamle Fredrikstad, e nelle gallerie civiche.