Biografia di Giuseppe Davanzo
Giuseppe Davanzo nasce nel 1921 a Ponte di Piave (TV), e a partire dal 1934 si trasferisce a Treviso. Nel 1941 si iscrive al Regio Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ma viene richiamato alle armi solo un mese dopo. Dopo essere stato prigioniero, fa ritorno dalla Germania soltanto nel 1945. Riprende gli studi e si laurea nel 1953. La sua formazione è stata fortemente influenzata dai suoi maestri Carlo Scarpa, Franco Albini e Giuseppe Samonà. Inizia la sua carriera come libero professionista, specializzandosi principalmente nella progettazione e nella direzione lavori. I suoi ambiti d'interesse preferiti comprendono la costruzione di residenze unifamiliari e collettive, servizi sociali, culturali e ricreativi, edilizia scolastica e industriale, edifici per spettacoli, sport e terziari, nonché il restauro. È degno di nota il suo impegno nel design urbano, nel design industriale e nell'allestimento di mostre. È stato premiato più volte, nel 1967, 1969 e 1970, con il premio In/Arch, e nel 1997 riceve anche il premio Oderzo. Molte delle sue opere più rappresentative si trovano in Veneto, come il Foro Boario a Padova, il Palazzetto dello Sport e la Fiera a Vicenza, la casa di riposo di Castelfranco Veneto e lo studio per lo scultore Augusto Murer a Falcade. Oltre all'attività professionale, ha anche avuto una carriera nell'insegnamento: dal 1962 al 1973 è stato assistente di Carlo Scarpa, e successivamente ha tenuto corsi a Venezia su unificazione edilizia e prefabbricazione, architettura degli interni, nonché altri insegnamenti nel Corso di Laurea breve in Disegno industriale a Treviso. È anche stato fotografo, vincendo nel 1981 il premio assegnato dall'International Editorial Forum. Negli ultimi anni della sua carriera ha scritto racconti e gialli. Muore a Treviso nel 2007.