Ludovico Deluigi (Venezia 1933)Il padre è il noto pittore spazialista Mario De Luigi. Dal 1950 compie una serie di viaggi, durante i quali soggiorna a Torino, a Roma, in Francia, negli Stati Uniti.Oltre all’arte, uno dei suoi principali interessi è l’entomologia.Nel 1959 la passione per i vedutisti veneti lo spinge a frequentare assiduamente, a Roma, la Galleria di Palazzo Corsini dove, con lungo studio, si appropria della tecnica pittorica di Canaletto, fino ad imitarlo con vera maestria. Leggi la biografia completa
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Ludovico Deluigi (Venezia 1933)Il padre è il noto pittore spazialista Mario De Luigi. Dal 1950 compie una serie di viaggi, durante i quali soggiorna a Torino, a Roma, in Francia, negli Stati Uniti.Oltre all’arte, uno dei suoi principali interessi è l’entomologia.Nel 1959 la passione per i vedutisti veneti lo spinge a frequentare assiduamente, a Roma, la Galleria di Palazzo Corsini dove, con lungo studio, si appropria della tecnica pittorica di Canaletto, fino ad imitarlo con vera maestria. Le prime mostre iniziano nel 1965 con la personale alla Galleria Il Canale di Venezia. Ad incontrare il favore della critica sono ampie vedute di una Venezia fatiscente e monumentale invasa da frotte di insetti ed altri esseri fantastici. Accanto al filone del vedutismo e dell’entomologia, si fa pittorico profeta delle minacce che incombono su Venezia: l’acqua alta, l’inquinamento, l’avvento della tecnologia, la mercificazione della città. Venezia è rappresentata in visioni surreali, grazie ad una tecnica minuziosa ad olio a cui si aggiunge più tardi l’uso assolutamente originale del “pennello elettronico” del computer. Negli anni ’80 De Luigi si avvicina alla scultura dedicandosi all’esecuzione di enormi cavalli in bronzo, ispirandosi alla famosa quadriga della Basilica di San Marco in alternativa alle brutte copie ora poste sul suo frontespizio. I cavalli di De Luigi si trovano nelle piazze di Marsiglia, St.Louis, Chicago, Denver, Perth, Bolzano.