Biografia di Vincenzo Destefani
Vincenzo De Stefani nacque a Verona il 6 marzo 1859. Fu allievo di Napoleone Nani all'Accademia Cignaroli di Verona e, assieme a Milesi, Danieli e Dall'Oca Bianca, continuò gli studi a Roma sotto la guida del Maccari, del cui apprendistato risentono gli affreschi celebrativi di episodi risorgimentali nella Torre di San Martino della Battaglia.
Dal 1885 al 1888, durante il suo ritiro sul Garda, dipinse molto dal vero, pur non abbandonando i temi patriottici. Successivamente si trasferì a Venezia, dove dopo aver esposto alla Biennale “Meriggio” e “Convalescenza”, collaborò alla decorazione della sala del Consiglio Provinciale.
Qui strinse amicizia con Beppe Ciardi e Giovanni Fragiacomo, condividendone le tematiche anche se già caratterizzate da una vena simbolista, che espresse pienamente dal primo dopoguerra, aderendo ai modi pittorici del Casorati e del Trentini.
De Stefani fu membro dell'Accademia Cignaroli dal 1887 e Accademico d'onore di quella veneziana dal 1891.
Nel 1912, la Biennale di Venezia gli dedicò una sala con trentacinque opere.
Il pittore dipinse marine, paesaggi, ritratti, figure femminili, nature morte floreali e allegorie simboliste. Tra le opere principali ricordiamo: “A Capri”, “Cravatta nera”, “Lungo L'Adige”, “La Cenerentola”, “Eleonora Duse”, “Le buone parole”.
Vincenzo de Stefani morì a Venezia il 2 aprile 1937.