Biografia di Ettore Di Giorgio
Ettore Di Giorgio nasce ad Alessandria d'Egitto il 13 agosto 1887. Terminati gli studi classici, si trasferisce in Italia dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1904 al 1911, dedicandosi principalmente all'incisione sotto la guida di A. De Carolis. Durante la permanenza in Accademia riceve due premi di incoraggiamento per viaggi di studio a Venezia e successivamente completa la sua formazione artistica con brevi soggiorni a Siena ea Roma. Dal 1912 al 1914 risiede con la sua famiglia a Monaco di Baviera, in Germania, dove inizia la sua carriera di incisore. Fin dall'inizio praticò quella che fu chiamata xilografia originale, riproposta da A. De Carolis ed E. Cozzani, fondatori nel 1912 della Corporazione Italiana Incisori del Legno, associazione che mirava a liberare l'incisione su legno da una funzione puramente illustrativa, ponendolo in continuità con la grande tradizione incisoria italiana del Cinquecento e valorizzando anche il suo impegno artigianale rispetto alle nuove tecniche di riproduzione fotomeccanica. Tra il 1913 e il 1914 Di Giorgio fu uno degli illustratori della rivista L'Eroica, diretta da E. Cozzani, che costituiva una delle vetrine più prestigiose ed esclusive dell'incisione su legno originale dell'epoca. Tuttavia, alla fine si è allontanato dal virtuosismo retorico e ridondante da cui era partito, raggiungendo una sempre maggiore stilizzazione delle forme. Per quanto riguarda i soggetti, Di Giorgio abbandona presto i temi letterari di ispirazione dannunziana e si dedica a un recupero di figure e immagini dal gusto esotico e vagamente arcaico. Dal punto di vista della tecnica grafica, semplificò in modo sperimentale e originale le varie lavorazioni tradizionali, ottenendo, ad esempio, incisioni su legno a chiaroscuro oa colori inchiostrando successivamente un'unica matrice con sfumature diverse; tale lavorazione era talvolta arricchita dall'applicazione di motivi decorativi ritagliati da sottili lamine d'oro. Come incisore partecipò a diverse mostre nazionali e internazionali: a Levanto alla Mostra dell'Incisione su Legno del 1912, a Bologna nel 1919 alla Mostra del Bianco e Nero, a Roma nel 1921 e 1923 alla I e II Biennale, a Monza alla 1923 I Esposizione Internazionale di Arti Decorative, e nello stesso anno all'Esposizione di Belle Arti di Torino. Dal 1930 affianca alla carriera di incisore quella di pittore (soprattutto di ritratti e nature morte) e continua a partecipare a mostre in Italia e all'estero: nel 1927 alla Mostra Internazionale dell'Incisione Moderna di Firenze, nel 1931 alla "Settimana Italiana "mostra d'arte ad Atene, nel 1935 con la sua personale a Livorno, ancora nel 1935 e poi nel 1938 e 1939 all'Unione Interprovinciale Fascista delle belle arti mostre a Napoli, nel 1937 alla sua personale a Viareggio e l'Arte Italiana e Contemporanea Espone a Berlino, nel 1939 alla III Quadriennale di Roma e al Concorso Nazionale di Pittura di Sanremo, dove vince con un ritratto di dama, ora alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Gli ultimi anni di attività di Di Giorgio furono dedicati quasi esclusivamente alla pittura, anche a causa di un incidente che lo privò dell'uso della mano sinistra. Dopo il 1940, tuttavia, le occasioni per esporre le sue opere si fecero meno frequenti. Le opere di Di Giorgio sono attualmente presenti in alcune gallerie e musei italiani e stranieri, tra cui il Museo d'Arte Moderna di Milano, il Museo Revoltella di Trieste, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria degli Uffizi e il Museo d'Arte Moderna di Torino.