Biografia di Costantino Di Renzo
Costantino Di Renzo nasce a Chieti nel 1946. Inizia la sua carriera artistica nel 1966. Fin dai primi anni della sua professione di pittore, svolge un'attenta ricerca sull'arte del passato, in particolare sulla pittura dell'artista olandese Vermeer , sviluppando le sue immagini in un'analisi concettuale. Nel 1974 aderisce al movimento iperrealista, esponendo le sue opere alla Galleria Margutta di Pescara (1976) e alla Galleria Il Modulo di Salerno (1977). Nel 1978 si reca negli Stati Uniti per approfondire la sua conoscenza dell'iperrealismo e studia con artisti come Richard Estes, Don Eddy e Chuck Close. Dal 1980 si dedica alla scultura esponendo nel 1982 alla Galleria Cesare Manzo di Pescara e alla Galleria Centro sei di Bari. Le sculture da lui eseguite erano figure velate realizzate in fibra di vetro, figure che invadevano lo spazio espositivo in una sorta di installazione. Nel 1982 partecipa con tre grandi sculture alla Fiera Internazionale di Bari tra gli artisti invitati nello "spazio giovani". Altre opere scultoree sono state esposte alla Fiera Internazionale di Bologna e nel 1983 alla Fiera Internazionale di Basilea. Dal 1980 al 1984 l'artista si occupa anche di scenografia teatrale, collaborando con la compagnia teatrale Cooperativa Alta all'allestimento scenografico di "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare, "Lazzarina tra i coltelli" di Rosso di San Secondo, "La Moscheta " di Ruzante, e con la compagnia teatrale di Reggio Calabria in "Socrate in guerra" di Mario Moretti. Nel 1985 torna alla pittura e, invitato dall'artista australiana Nora Heysen, si reca a Sydney e, durante un anno di residenza, esegue una serie di opere nell'arco delle quattro stagioni. Le opere assumono una nuova fisionomia. Forse influenzato dalla fantastica, quasi irreale natura australiana, l'artista ha eseguito dodici dipinti sui mesi dell'anno e una gigantesca opera di 3 metri per 5 che rappresenta le quattro stagioni, opere che ha esposto alla Maori Gallery di Sydney. Tornato in Italia, inizia a dipingere sette grandi tele dedicate alla luna, che espone alla Galleria Fraticelli di Roma nel 1989, entrando così in contatto con gli artisti della pittura ipermanierista. Nel 1992, a seguito dell'interessamento della Galleria Sakamoto di Osaka, viene inaugurata un'importante mostra in Giappone, dove espone 36 opere di grande formato. Nello stesso anno, nonostante le tentazioni del mercato, decide di lasciare la città di Roma, dove viveva e lavora dal 1986, e dopo aver acquistato una casa in campagna vicino al suo paese natale, inizia, in totale isolamento, un studio approfondito dell'Olisse di Omero, realizzando una serie di opere in una sorta di simbiosi tra pittura e letteratura. Anche in questo caso la sua ricerca non si è basata su una semplice illustrazione del viaggio di Ulisse da Troia a Itaca, ma partendo dalla profezia di Tiresia, ha svolto un'attenta analisi della ripartenza dell'eroe omerico dalla sua isola dopo la condanna . all'esilio. Nel 2003 la sua pittura, seppur ancora legata al tema dell'antico mito mediterraneo, si frammenta in geometrie irregolari, arricchite da elementi plastici che ne proseguono la narrazione oltre la superficie del dipinto stesso. L'artista cambia e ribalta il tema, entrando in una nuova fase. La sua pittura è intrisa di attualità, scavando nei meandri nascosti della mente, vestendo i panni del mondo contemporaneo, scavando nella bassezza umana, nella follia, nella perversione e nella debolezza della società attuale.